1. Cose turche....


    Data: 14/07/2020, Categorie: Scambio di Coppia Autore: TravelToYourMind, Fonte: Annunci69

    ... alla bocca bollente, che il pene si gonfiò come mai avvenuto prima, e più si gonfiava più la sua lingua mulinava sulla cappella, gia pronta per esplodere dopo pochi minuti.
    
    Per evitare tale frettolosa venuta, ma soprattuttoper gustarmi più a lungo tale realtà che pochi secondi prima sembrava solo fantasia, tolsi il pene dalla sua bocca, e la sua lingua che mulinava la cappella con tanta avidità inizio a mulinare la mia lingua altrettanto avida di peccato.
    
    Andammo avanti qualche minuto il tempo che la cappella ritornasse sulla terra, ritornasse alla razionalità dopo essere impazzita di piacere, poi lei seminuda si calò nella vasca, sedendosi sulle mie gambe, con la sua schiena profumata sul mio addome pregno di acqua, sudore, schiuma, bollore.
    
    In quella posizione il pene e con esso la cappella, ritornò ad impazzire, andò alla ricerca della fighetta iperbagnata, e una volta trovata l’entrata lì rimase in un dolce sfregamento in cui l’acqua diventata bollente faceva da lubrificante, per rendere la danza più agevole, più piacevole.
    
    La danza che aveva gia vissuto alcune soste forzate, alcuni sussulti da ottavo grado della scala Richter sia sussultori che ondulatori, stava per fermarsi definitivamente, ma lei si voltò e mi disse ...
    ... “guarda che oltre la fighetta c’è di più” e così tolse il pene gli diede una ulteriore umiditura, qualora tutta l’acqua ed il suo miele che sgorgava a fiumi facendo traboccare il liquido dalla vasca non bastasse, assunse la sua posizione preferita e si lasciò penetrare proprio lì dove l’accesso è vietato per molti ma non per tutti.
    
    La cappella incredula di tanto ben di dio, iniziò il suo movimento ondulatorio per cercare di esplorare questo nuovo e sconosciuto paradiso terrestre, più si addentrava nei meandri più la proprietaria di tale eden godeva della visita di tanto gradito esploratore, e più la proprietaria godeva più all’esploratore sembrava di impazzire, ma la proprietaria conosceva bene il proprio giardino, al punto da comandare le danze non sbagliando un passo, era talmente avbile che nonostante ormai l’esploratore stesse per cedere, riuscì ad afferrare in tempo il pene a portarselo alla bocca ed a fare esplodere la cappella li dove da lei desiderato.
    
    Bevve tutto quello che c’era da bere, e quelle poche gocce rimaste a galleggiare sull’acqua furono la meta dei suoi ultimi sospiri delle sue ultime movenze, ritornammo, in camera da letto, ci mettemmo a letto, abbracciati l’un l’altro nell’attesa della sera, della coppia…. 
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