Eterna nemesi - Racconti Erotici

Eterna nemesi

Ogni volta è così, ogni volta ci ricado. Ogni volta mi dico è arrivato il momento, non sei uno sbarbato in preda agli ormoni adolescenziali sei una persona impegnata e come tale è ora di smetterla con queste cazzate.

Oggi sarà l’ultima volta, anzi oggi non inizierà nemmeno.

Ma poi, è sempre così, suona il citofono, so chi è non ho bisogno di rispondere. Apro il portone, fremo perché dovrei dire determinate cose e me lo sono ripetuto decine di volte solo nei minuti precedenti. I passi nelle scale ritmicamente si fanno sempre più vicini fino al suo apparire, ogni volta la guardo e pur non essendo bellissima per me è semplicemente bellissima.

Mi si pone innanzi sorridendo, il suo profumo nella sua semplicità mi porta alla mente decine di cose di gesti di emozioni passate insieme, una carezza sul volto e il suo saluto, non vorrei farla entrare vorrei ci si dicesse una volta per tutte addio, ma le nostre labbra si sfiorano ed è il crollo di ogni mia resistenza.

Le labbra, le lingue si intrecciano, ogni volta è fuoco puro, un fuoco che incendia le nostre anime. Le mie mani prima paralizzate dalla tensione inesorabilmente cercano le sue gambe sfiorandole. I nostri corpi abbracciati si trascinano faticosamente verso la camera giungendovi in preda alla furia erotica più selvaggia.

La sua camicetta viene sollevata portando a nudo parte delle sue forme abbondanti che ho adorato, adoro e probabilmente non potrò mai smettere di adorarle. Le sue mani sanno dove andare a ...

... concentrare le attenzioni.

Il mio corpo non ha più segreti da tempo e da tempo ogni volta che ci incontriamo per fare sesso alla fine facciamo l’amore come se si facesse del sesso per l’ultima volta. Il mio volto prima si infila tra i suoi seni deliziosi e poi scende sospinto dalle sue mani tra le cosce dove al mio primo assaggio ogni volta con sorpresa la trovo sempre bagnata come se la stimolassi già da tempo. Non è donna da nascondere il suo piacere e me lo mostra in mille e un modi anche se io sono ragazzo (oddio ormai uomo) dalle mille domande e dai mille dubbi.

Anche su questo però abbiamo trovato l’esempio emblematico di un appagamento che l’uomo nel bene e nel male non può simulare mentre la donna, se lo vuole può mascherare con il suo partner.

I preliminari ci piacciono soprattutto a me, adoro quando si dedica in ogni modo al mio pene e io mi infilo tra le sue cosce fino quansi a non riuscire più a respirare, ma la sua foga diventa sempre vincente e staccandosi da me monta sopra dandomi le spalle.

Vedo il suo sedere, un sedere abbondante ma sodo e avvolgente, le natiche bianche come il latte e quell’ingresso che sinuosamente mi incita ad entrare, ma lei non vuole questo, vuole che entri nella sua vagina mentre da sopra avvia una danza erotica fatta di dimenamenti del bacino e gemiti che rapidamente diventano reciproci.

Questa è la sua posizione e il suo inarcarsi in avanti seguito da un breve stop è il segnale di ciò che adora più di tutto bastano altre ...