L'amica virtuale (3) - Racconti Erotici

L'amica virtuale (3)

Devo dire che le parole di Angela mi hanno sorpreso.... credevo di aver esagerato, forse troppo animalesco, ero dispiaciuto. Vedo però che Angela non si riveste, va vero l'abitacolo dell'auto, apre la portiera posteriore, si mette a 4 zampe sul sedile, mi guarda con occhioni vogliosi e dice "ora me lo metti nel culo per fati perdonare, che ti piaccia o no, ho voglia che mi sfondi dietro, stasera devo godere per bene" e sempre guardandomi si bagna il dito medio della mano destra con la saliva e se lo passa sul suo bel buchino in mostra.

A questo punto sconnetto completamente il cervello, Angela mi ha fatto eccitare davvero, butto quei pochi vestiti che ancora indossavo a terra, mi avvicino , dapprima la lecco in mezzo alle chiappe, poi ci sputo e inizio a metterci dentro le dita, prima uno, poi due, sempre più in fondo.

Anche lei è eccitata e molto, mentre io mi dedico al suo culo lei si tocca il clitoride, ansima, muove il bacino per farmi entrare, io le tolgo le dita dal clitoride per leccarla, e lei si strizza i capezzoli, ormai anche lei è fuori controllo per cui smetto con l'operazione polipo e le appoggio il cazzo tra le chiappe, inizio a penetrarla, lei si ferma per un secondo.

Credendo di averle fatto male mi fermo anche io, ma lei urla "cazzo aspetti? mi sbatti o no? che c'è, il mio culo non ti piace?" Perdo del tutto le inibizioni, le salgo praticamente addosso e la sodomizzo a fondo, ho il cazzo durissimo e si fa sentire, lei grida, si dimena, mi incita ...

... "dai bastardo inculami, dai, ancora, sbattimi, sono la tua troia, ero certa che mi avresti fatto godere finalmente".

Le sue parole,l'ambiente, siamo due animali, completamente nudi e soli in mezzo alla natura, la luna e le stelle a guardarci far sesso senza inibizioni, le strattono ancora la coda e la mordo, più grida e più spingo, la afferro,la tiro fuori dall'auto, mi sdraio a faccia in su sul sedile e lei si siede sul mio cazzone, praticamente la sto impalando, lei fa su e giù finchè esplode in un orgasmo lunghissimo, sembra quasi che stia ululando alla luna. chiude gli occhi e inarca la schiena, si sta davvero godendo il momento.. rallenta e apre gli occhi, mi guarda e sorride, si alza lasciandomi bagnato del suo succo, inginocchia, mi toglie il preservativo e inizia a succhiarmelo avidamente senza sosta "ora tocca a te, devi venirmi in faccia per concludere degnamente" ghigna smanettandomi l'uccello che ormai decide che è giusto darle soddisfazione e le spruzza un'abbondante dose di crema in faccia, nei capelli, sugli occhi, lasciandola quasi alla cieca nell'arduo compito di pulire il tutto leccando.

Ora che abbiamo dato soddisfazione alle nostre voglie ci godiamo ancora qualche minuto il panorama fresco della notte, finiamo le birre e viene il momento di rientrare, "non vorrei che Pietro si preoccupasse" fa lei. "Giusto, dai rientriamo".

Il viaggio di ritorno è più silenzioso, entrambi siamo pensierosi, arriviamo davanti all'hotel, lei mi da un bacio rapido e ...