1. Patty porcella


    Data: 01/08/2020, Categorie: Incesti Dominazione / BDSM Autore: pattytits, Fonte: RaccontiMilu

    Mi chiamo Patrizia; ho 48 anni, sono divorziata; ho una figlia di 22 anni che abita con me e un compagno che non vive con me. Sono bionda, alta un metro e sessanta, gli occhi azzurri; penso di essere una donna piacente; sono un po� tettona, porto una quarta, e il mio fondoschiena &egrave ancora ragionevolmente sodo. Vivo in una città di mare del nord Italia in un appartamento al piano terreno di un piccolo condominio. Lavoro come infermiera.Era una domenica; mia figlia Daniela era partita alle sei perché era parte del collegio arbitrale in una gara sportiva, sarebbe tornata nel primo pomeriggio; si era fermato per la notte il suo ragazzo, Simone, con cui si frequentavano da tempo.Simone ha 26 anni, quattro più di Daniela. E� un bel ragazzone alto, moro, muscoloso; lavora in una ditta di informatica.A giudicare dai rumori e dai suoni che provengono dalla camera di mia figlia, confinante con la mia, sembra che i due scopino allegramente; qualche volta mi sembra di sentire dei mugolii soffocati, quasi di dolore. Non parlo molto con mia figlia riguardo a faccende di sesso, ma per quello che mi &egrave dato di capire credo di essere più aperta di lei. Fisicamente non mi assomiglia molto, probabilmente ha preso dal padre. Lei &egrave alta, longilinea; ha una seconda di seno e questo &egrave un po� il suo cruccio, in compenso non ha bisogno di sostegno particolare. Le gambe le ha lunghe slanciate, il culetto piccolo e sodo.Patrizia, la mamma di Daniela, la mia ragazza mi &egrave ...
    ... sempre piaciuta. Per me &egrave proprio la MILF ideale; &egrave una donna tutta curve, sensuale, con una certa propensione a mostrare le sue grazie; credo lo faccia spontaneamente, senza secondi fini. Al mare porta il bikini, non ha un filo di cellulite e se lo può permettere. Ha due belle tette valorizzate da ampie scollature; le gambe ma sopratutto il culo sono notevoli. E� un po� che frequento casa e mantiene quindi una certa libertàQuando fa caldo, come in questi giorni, porta delle vestagliette di cotone leggero sotto le quali il seno si muove liberamente. Quando si china un po� in avanti riesco quasi a vederle i capezzoli. Seduta rimane con le gambe abbronzate quasi completamente scoperte offrendomi fugaci visioni dei suoi slip che mi sembrano assai ridotti.Mi ero alzata prima di Simone, e fatta la doccia, sono andata in cucina a preparare la colazione; ero in accappatoio, uno di quelli corti e leggeri in microfibra che si usano nei mesi più caldi.Nel frattempo si era svegliato anche Simone, era seduto in cucina con addosso solo le braghette del pigiama.Uscì il caff&egrave, lo versai nelle due tazzine e le presi in mano dirigendomi verso il tavolo; in quel momento il nodo che chiudeva la cintura dell�accappatoio, evidentemente mal fatto, si sciolse, la cintura cadde a terra e l�indumento si aprì completamente offrendo al ragazzo una panoramica completa delle mie tette e della mia figa.Avevo le tazzine con il caff&egrave bollente in mano e non potevo fare nulla.Patty era ...
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