1. Spanking e fagioli


    Data: 03/08/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: fabrizio

    Sei legato prono al tavolo, le caviglie bloccate alle gambe, il petto appoggiato al piano, le braccia distese e bloccate anch’esse; ti slaccio e sfilo la cintura, ti abbasso pantaloni e mutande ed espongo le natiche… sono simmetriche, sode, lisce… sono belle… ti imbavaglio, mi danno fastidio le urla, hanno un non so che di teatrale che mi distrae; al contrario mi piace l’ansimare affannoso che filtra attraverso la trama del tessuto… ti accarezzo, prendo confidenza con la tua pelle e la tua carne… sappiamo che stiamo varcando il confine ed indugiamo ancora un attimo sulla soglia… ti infliggo la prima cinghiata, secca, brutale… il tuo corpo è scosso da una convulsione, sulla natica compare una striscia rossa… ho un’erezione improvvisa, potente… un secondo colpo, un terzo… utilizzo un frustino, poi le mani, poi mestoli e altri oggetti, e poi ancora la cinghia… i colpi sono secchi e lasciano segni rettilinei; vedo i glutei tendersi nell’attesa e rilassarsi sotto il dolore previsto ma improvviso… ansimi affannosamente come una bestia ferita e impaurita, si diffonde un odore acre di sudore ed adrenalina, e i colpi continuano a squassarti… ad ogni colpo, a ogni convulsione il tavolo sobbalza con un forte rumore… ci manca salga a lamentarsi la vecchietta del piano di sotto, chissà se sarebbe più divertente che andare ad aprirle fosse Culoviola oppure Cazzoteso… o forse è anche lei è una vecchia spanker, e si potrebbe pensare ad una cosina a tre… un gluteo vizzo e cadente a ciascuno, ...
    ... previo scostamento del pannolone, e giù botte… cerco di scacciare l'orrenda visione… oppure la vicina è di quelle donnette cubiche, pasta e fagioli colazione pranzo e cena e chiappe rosee e lardellose da sbatacchiare… gesù, vuoi tornare al bel bocconcino di carne servito in tavola e pronto ad essere gustato? dico a me stesso. niente da fare, quando mi partono queste associazioni mentali, ne infilo via una l’altra... giusto, infilare, tantopiù che ho un’erezione incontenibile, il glande violaceo e congestionato, l’asta tesa e incurvata... in un unico movimento fluido divarico i glutei porpora, espongo lo sfintere e ti penetro brutalmente fino ai testicoli… hai una scossa violenta, il respiro è parossistico mentre con pochi colpi violenti e profondi vinco la ritrosia dello sfintere ed ejaculo abbondantemente… per un lungo istante i nostri respiri affannosi si confondono… mi stacco e lenisco l’arrossamento con un po’ di crema mentre dal buco scende qualche goccia di sperma… il respiro si placa e ti abbandoni alle mie carezze… ti slego, ti volto… ti esprimo la mia gratitudine accogliendo nella bocca la tua erezione fino a farla schizzare in gola… nella bocca ho il tuo gusto, le tue natiche portano i segni delle scudisciate, lo sfintere violato è indolenzito e irrorato del mio piacere, sgoccioli sulla sedia… ancora seminudi, imperlati di sudore e umori prendiamo un caffè raccontandoci, ci abbracciamo e ci salutiamo… mentre scendo le scale mi ferma la vicina del piano di sotto: ero ...
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