La sauna perfetta
Data: 03/08/2020,
Categorie:
Etero
Autoerotismo
Sensazioni
Autore: Arte_mide, Fonte: RaccontiMilu
Il vapore è sempre più denso, sono sola nella sauna� Come nel mio sogno mi avvicino alle pietre roventi, la tanica con l�acqua è lì accanto e anche il piccolo mestolo di legno.Lo prendo, lo riempio d�acqua e lo riverso sulle pietre, l�effetto è istantaneo, la stanza si riempie ancora di vapore. Mi arrampico sulla panchina superiore, il mestolo lo tengo ancora in mano, lo appoggio sulle mie gambe, la mia testa si appoggia al bordo della parete dietro di me e mi lascio andare al relax.Mi addormento, o meglio, sono in quella fase di dormiveglia, un po' stordita dal troppo vapore, sono completamente libera, dallo stress e da tutto il resto, sono libera anche dal mio corpo.Dopo secondi, o ore non lo so, avverto quella strana sensazione di cadere nel vuoto. Istintivamente stringo il mestolo tra le dita della mia mano destra, sento la durezza del legno, avverto le forme sinuose nel manico. Il mio pensiero, sempre assopito dal vapore, mi riporta subito al mio stupendo cazzo finto, quello nascosto tra gli asciugamani dei capelli in bagno, fortunatamente sono l�unica ad avere i capelli tanto lunghi da averne bisogno tra le mie coinquiline.Il mio bel cazzo finto, un regalo scherzo da parte delle mie amiche, che di scherzoso ha ben poco fortunatamente. Bello e possente, è blu notte, vibra, ruota e spinge, un perfetto sostituto in periodi di siccità come questo che sto vivendo.Proprio ieri notte mi sono concessa una ventina di minuti, un bel porno lesbo e subito a ...
... letto, la figa ancora fradicia e apertissima.La mia mente è assolutamente andata, per qualche minuto penso anche di essere svenuta, il mio unico punto fermo era quel mestolo�Iniziai subito a strofinarlo, movimenti automatici, me lo posiziono in mezzo alle gambe, proprio adiacente alla mia farfallina e massaggio su e giù e ancora e ancora. Passa poi nella mia bocca. E ancora dentro e fuori e ancora dentro, sempre più giù e poi fuori, di colpo.Mi libero istintivamente dell�asciugamano, sono sempre nuda mentre mi masturbo e ricomincio, il mestolo in mano, ma stavolta non è dentro la bocca, mi avvicino alla mia passera, come al solito la trovo pronta e bagnatissima. Stringo con la mano entrambe le labbra, sento tra le mani i miei umori viscosi, li avvolgo intorno al manico e continuo a segarlo, in bocca e ancora tra le mani, succhio e risucchio.La mano sinistra va alle mie tette, forse è la parte del mio corpo che preferisco, non troppo grandi, non troppo piccole, e poi i miei capezzoloni, come mi piace chiamarli, belli grandi e piatti, leggermente sporgenti rispetto alle tette. Iniziano gli schiaffi, le torture ai capezzoli, ormai turgidi e duri. Dopo pochissimi minuti inizio a muovere i fianchi; sento quel desiderio, sempre lo stesso.Un desiderio di un pisello vero, duro, non mi importano le dimensioni, non mi sono mai importate, anzi, quella dimensione perfetta che mi permettere di succhiare palle e pisello insieme. Le palle belle piene, leggermente pelose, ...