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Sparire a venticinque anni
Data: 12/08/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: babbacombe_lee
Barbara era scomparsa.In un tiepido pomeriggio di primavera, in una città affollata da milioni di abitanti, Barbara, venticinque anni appena compiuti, un musetto carino, circondato da una capigliatura bionda e riccia, era scomparsa.All'inizio non se ne era accorto nessuno tranne lei.Poi, non avendone notizia, gli amici ed i parenti si erano rivolti alla polizia.L'ultima ad averla vista era stata Martina, una sua amica.Si erano lasciate alle cinque del pomeriggio di quel sabato di primavera e nessuno l'aveva più vista.Sparita in pieno centro, in mezzo a migliaia di persone che facevano shopping o passeggiavano.Per un po' l'avevano cercata, poi la sua pratica era finita in mezzo a migliaia di altre pratiche uguali.Migliaia di persone che ogni anno, in Italia, scompaiono senza essere più ritrovate.I motivi sono tanti, molte persone scompaiono perché decidono di far perdere le loro tracce.Altre semplicemente perdono la vita in circostanze particolari e non vengono più ritrovate, o magari il loro cadavere viene rinvenuto per caso, dopo tanti anni.La scomparsa di Barbara, una ragazza piccola di statura e formosa, allegra e piena di vita, era invece molto particolare.Quel pomeriggio, come aveva appurato la polizia, si era vista con Martina poi, più o meno verso le diciassette, le due amiche si erano separate e Barbara aveva continuato a girellare per il centro, guardando le vetrine.Era entrata in un grande negozio del centro, aperto da poco (ma questo la polizia non lo sapeva). Un ...
... magazzino dedicato tutto alla moda giovane, a prezzi bassi.Aveva girato a lungo, prima di trovare una camicetta, che le piaceva e quindi dirigersi verso i camerini per provarla.I camerini si trovavano sul retro, vicini al magazzino del negozio e c'era parecchio disordine, forse perché avevano aperto da poco, e stavano ancora sistemando un po' di cose.Aveva incrociato due operai con la tuta blu, che si erano appiattiti contro il muro, uno da un lato ed uno dall'altro, per farla passare.Barbara aveva ringraziato ed aveva proseguito verso i camerini, tenendo in mano la camicetta da provare.Proprio mentre passava tra i due si era sentita afferrare da dietro mentre una mano le premeva un tampone bagnato sulla bocca e sul naso.Ricordava solo di aver lasciato cadere a terra la camicia, pensando �accidenti ora si sporcherà�, poi era stata presa di peso ed avvolta in qualcosa.Si era risvegliata, legata mani e piedi ed imbavagliata, stretta dentro quello che doveva essere un grosso tappeto arrotolato.Il rumore ed i sobbalzi le indicavano che doveva essere in un'automobile o, più probabilmente, doveva trattarsi di un furgone.Quando l'avevano scaricata, ancora avvolta nel tappeto, Barbara era troppo intontita per rendersi conto di quello che stava accadendo intorno a lei.Solo più tardi, quando era stata lasciata sola, rinchiusa in quella che sembrava una cella ricavata in una cantina, la ragazza aveva cominciato a rendersi conto della sua reale condizione.Era libera di muoversi, perché i ...