La corsa campestre
Data: 02/12/2017,
Categorie:
Etero
Autore: 1ely3n7, Fonte: EroticiRacconti
E' sera. Sto conducendo una analisi di laboratorio, ma il caporeparto mi fa un cenno con la mano e mi indica di seguirlo, in silenzio. Mi infastidisce un po' lasciare in sospeso un lavoro, ma è il capo e devo obbedire. Lui cammina avanti e io lo seguo. Lui entra in ufficio, mi dice di sedermi sulla sedia vicino alla scrivania e poi se ne va. Per alcuni lunghi, interminabili minuti, rimango seduta in ufficio ad aspettare.. Improvvisamente si apre la porta ed entra un uomo. Lui è vestito elegantemente, ha capelli biondi, occhi scuri, porta gli occhiali. "Buonasera, Eliana. Non ti ricordi di me ? Ho tamponato la tua auto e spero che la mia assicurazione ti abbia già rimborsato. Inoltre, sono il nuovo amministratore delegato dell' Azienda. Ti ho fatto venire nel mio ufficio, perché sei stata scelta per partecipare ad una corsa campestre. Dovrai correre, indossando una canottiera con il marchio dell'Azienda. Questa gara, infatti, verrà trasmessa in televisione e dobbiamo renderci ben visibili..per una questione di marketing..capito ?" mi spiega. "Io sono un tecnico di laboratorio..voglio fare solo il mio lavoro.. non sono interessata a partecipare a questa competizione sportiva" gli rispondo. Lui si avvicina a me, mi accarezza i capelli e mi sussurra all'orecchio "Hai un fisico atletico, sei snella e molto attraente..se parteciperai alla gara e giungerai al traguardo..classificandoti tra i primi 50 atleti.. avrai venti giorni in più di ferie, pagate dall' Azienda". Dopo avermi ...
... sussurrato queste parole, mi bacia sul collo, infila la sua mano sotto il mio camice e mi accarezza il ginocchio. Io afferro la sua mano e la allontano da me. Subito dopo, mi alzo dalla sedia e mi dirigo, velocemente, verso la porta dell'ufficio. Prima di uscire, mi volto verso di lui e, sorridendo, gli dico "Caro amministratore, parteciperò a quella gara..e se riuscirò a classificarmi tra i primi 50..oltre alle ferie pagate, voglio anche visitare la tua villa..come mi avevi promesso quel giorno..quando mi hai tamponata" chiudo la porta e mi avvio verso casa. Mentre faccio ritorno a casa, penso a come fare per raggiungere il mio obiettivo. Poi, mi viene l'idea. E' mattina. Un nuovo giorno sta per iniziare ed è quello della gara. Ho indosso la canottiera dell'Azienda, shorts di jeans e scarpe da tennis con tacco alto. Ho lasciato scendere, sulle spalle e sul petto, i miei lunghi capelli neri. Mi sono messa il rossetto sulle labbra e ho alzato leggermente la canottiera in modo da lasciare scoperto il mio ombelico. Quando mi presento sulla linea di partenza, alcuni corridori maschi si avvicinano, mi sorridono e mi fanno tanti complimenti per la mia bellezza. Io li tengo a distanza. Il giudice di gara consegna, a tutti i partecipanti, una cartina con il percorso della gara. Poi, il giudice impugna una pistola. Alza la mano, con la pistola, verso l'alto e spara un colpo a salve. E' il segnale di inizio della corsa. All' inizio, corro velocemente perché il terreno è ancora asfaltato, ...