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Storie di sesso e d'Amore
Data: 20/08/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: ragazzo_lucente
... desiderare di più. Dal canto suo, Paolo era fuori di testa: non si sarebbe mai aspettato tutto questo da una ragazza che conosceva da così poco. Subito pensò che, forse, era una poco di buono. Ma tutto sommato, la cosa andava momentaneamente bene ad entrambi.Ciò che realmente lasciò di stucco Paolo fu il gesto seguente di Chiara che, infilando la mano nel costume di Paolo, raccolse il suo piacere con un dito, dicendogli:- �Sai, spero di rivederti presto� Sei proprio un buon amico� In tutti i sensi!�.Si leccò il dito e le labbra con la lingua, gli sorrise, si voltò, e se ne andò�* Capitolo 4: Baci proibiti *Passarono due settimane, nelle quali Paolo e Chiara non si sentirono mai, per via del fatto che non si erano mai scambiati il numero di telefono. Ciò che li fece rincontrare fu invece il compleanno di Dario, che invitò entrambi nel suo paese. In cuor suo, Chiara sperava di rivederlo, per concedersi un bis e, perché no, qualche piccola soddisfazione per lei. Di contro, Paolo era piuttosto teso: senz�altro il suo pensiero andava a lei, ma ciò che era successo gli sembrava davvero troppo come primo approccio. Tuttavia, ci sarebbe stato volentieri anche ad un secondo incontro piccante.Erano in pizzeria, c�erano molti amici di Dario, tra cui Paolo, e tutta la famiglia di Chiara. Si sedettero lontani, ma non smettevano di scambiarsi sguardi sensuali e maliziosi. Paolo era ancora un po� intimorito, ma a questo punto, vedendo una come lei, pensò che un po� di divertimento non ...
... fosse poi così sbagliato. Durante la serata, Chiara si avvicinò a Paolo. Parlarono seduti vicini per molto tempo.- �Non mi hai detto cosa fai nella vita!� chiese lei.- �Al momento riparo PC, ma non ho molta fortuna�� rispose lui.- �Che peccato! Scommetto che sei molto bravo. Vero?�.- �Beh, me la cavo dai��.- �Ti va se usciamo? Qui dentro fa molto caldo!�.I due si spostarono all�esterno del locale. Il caso volle che Paolo abitasse proprio lì vicino, e a quel punto prese coraggio e la invitò nell�ufficio dei suoi, a quell�ora chiuso, che era a due passi da dove si trovavano e comunque vicino casa sua.- �Per me va bene� Dimmi� Vuoi forse continuare?�.- �Sai, in tutta sincerità non mi dispiacerebbe��.Lei annuì con la testa. Avvisò i suoi che andava a fare un giro, e seguì Paolo fino alla piazza del paese, a circa 40 metri da lì, dove c�era l�ufficio. Il posto era abbastanza spazioso, con scrivanie, un comodo divanetto e varie poltroncine.- �Allora, cosa vuoi fare?� chiese lei.- �Innanzitutto chiederti perché l�ultima volta hai fatto così��.Lei si alzò dal divanetto dov�era seduta, i suoi occhioni marroni, inizialmente dolci, cambiarono. Sembrava una pantera che voleva sbranare la preda. Lo baciò, e subito buttò le mani sui suoi pantaloni, percependo ancora una volta la sua eccitazione.- �Sei bono!� disse lei.- �Ah sì? E quanto? Cosa vuoi farmi?�.Lei gli sbottonò i pantaloni e iniziò ad accarezzargli le mutande. Erano nere, di tessuto sintetico, molto elastiche, per cui era quasi come ...