Il sogno di Rita
Data: 25/08/2020,
Categorie:
Anale
Autore: maolina, Fonte: xHamster
... tette con avidità: gli stringeva i capezzoli fino a farle male per poi tirarli e lasciarli di colpo.Il ragazzo si avvicinò e Rita costatò che era leggermente più basso di lei; lui aveva ormai il cazzo dritto e gli si leggeva in faccia una voglia tremenda, cosi senza preamboli la penetrò stando in piedi, facendola gridare per il dolore. Iniziò a scoparsela con foga, facendo entrare tutto il membro dentro di lei per poi tirarlo fuori quasi tutto e ricominciare il gioco, mentre a lei si appannavano gli occhi per via delle lacrime. Poi sentì l’altro uomo alle sue spalle iniziare a leccarle il buco del culo, e capì cosa le aspettava, cercò di urlare nuovamente ma l’uomo le infilò tre dita in bocca, bloccandola. Rita non era vergine ma sobbalzò e strinse i denti fino a far sanguinare le ditadell’uomo quando il cazzone iniziò ad entrarle in culo. Con una mano le teneva aperte le chiappe e con lenti ma decisi movimenti di bacino la scopava nel culo, facendo sparire tutto il cazzo all’interno della cavità. Davanti intanto il ragazzo continuava a stantuffarla mentre con le mani avide le strizzava le tette. Quel rapporto a tre, in una parte molto profonda ed intima dentro di lei, la faceva godere come una ...
... matta anche se contro la sua volontà.Dopo alcuni minuti così, entrambi i misteriosi individui vennero all’unisono, riempiendo Rita di sborra davanti e dietro. L’uomo la lasciò cadere a terra con il culo oscenamente aperto, e se ne andò sparendo nel buio come era arrivato. Rita respirava piano, mentre sentiva il liquido biancastro colarle fuori dalla figa e dal culo, inzuppando l’erba del parco. Il ragazzo invece aveva raccolto uno dei tacchi di Rita, e senza tanti preamboli aveva iniziato a masturbarla con il lato largo della scarpa. Dopo aver infilato fino in fondo la punta, lo tirò fuori di s**tto e lo cacciò a forza in bocca alla ragazza facendola sussultare. Rita represse un conato di vomito e le sembrò di svenire. Una voce sembrava chiamarla da lontano, ma più passavano i secondi più la voce sembrava vicina.Una voce femminile. Era una sua amica, ed era accanto a lei. Rita era sdraiata su un divanetto della discoteca con qualche bicchiere vuoto accanto. Si guardò in torno sconcertata, riconoscendo tra la gente il ragazzo che l’aveva violentata in sogno tra quelli che ballavano poco più in là. Decise che sarebbe andata a casa di corsa, con quel ragazzo e il suo amico per avverare il suo sogno