La vicina in campeggio
Data: 01/09/2020,
Categorie:
Voyeur
Autore: Stefano_re, Fonte: EroticiRacconti
Ciao. Sono Stefano e sono di Milano. Mi piace scrivere racconti delle mie esperienze e non solo. Scrivo per diletto e perché no, per fare nuove conoscenze! Quindi se il racconto ti è piaciuto, se vuoi propormi suggerimenti, critiche, se vuoi saperne di più di me, ti prego di scrivermi alla mia mail: sense40@hotmail.it Come ho scritto in un precedente racconto, mi trovavo in un campeggio in Sicilia. Non era la prima volta che andavamo e per questo motivo ormai conoscevamo un po’ di gente, specialmente i vicini. La roulotte a fianco della nostra ad esempio, era abitata da una famiglia normalissima, marito, moglie e un figlio di circa 16 anni, che la sera rientrava molto tardi. I coniugi avevano circa 45 anni… Lei poi, una donna tranquilla, mai in disordine, insomma una persona di tutti i giorni. All’inizio di stagione, come al solito, iniziavamo a ritirare fuori e ripristinare tutte le attrezzature estive: era giugno, già caldo ma ancora, specie nel nostro lato di camping fatto di famiglie stanziali, semivuoto. Arrivò anche la vicina col figlio a iniziare la stagione; il marito non c’era poiché era rimasto in città per lavoro. Ci salutammo come sempre e poi giù al lavoro con tende tendine gas frigo ecc. ecc. , riuscendo a sistemare gran parte della roba già al primo giorno… Chiaramente il primo giorno si faceva in modo di poter abitare le roulotte, magari con ancora qualcosa da sistemare per bene, ed è stato qua, che la fortuna mi ha dato una mano… premetto che non avrei mai ...
... pensato a ciò che è successo, ma da quella volta in poi ci sono stato molto più attento! Era sera tardi, stanchi morti, l’indomani prima giornata di sole per riprendersi dalle fatiche, il resto lo avremmo sistemato di volta in volta con calma. Mia moglie andò a letto e dopo poco la iniziai già a sentire russare dalla stanchezza. Io mi attardai fuori con una buona birra ed una sdraio compiacente che mi stavano facendo sprofondare in un bel torpore. Era molto buio le luci sul vialetto a fianco non tutte ancora accese: sentivo i vari abitanti notturni delle pinete fare i loro schiamazzi… Ad un certo punto vidi rientrare la vicina, da sola, che sembrò non accorgersi di me steso in silenzio a rilassarmi. Accese le luci in veranda, bevve qualcosa, poi andò in bagno lasciando la luce accesa… Poco dopo la vidi rientrare vestita con calzoni chiari e una camicia bianca che spiccava al buio. Spense la luce in veranda e tornò nella roulotte. Accendendo la luce all’interno, non potei non notare le tapparelle, evidentemente non montate perfettamente, che facevano fuoriuscire un evidente bagliore di luce, piuttosto nitido: il vetro era rimasto scoperto per una buona ventina di centimetri, mentre le tendine della roulotte non c’erano neanche, perché stese ad asciugare sui fili fuori… Mi balenò un idea per la testa… li conoscevo già da qualche tempo e in realtà lei mi aveva sempre incuriosito, non era bellissima ma era una di quelle donne dotate di un fascino tutto suo, anche se non aveva mai ...