1. Ritorno alla base


    Data: 02/09/2020, Categorie: Etero Cuckold Autore: isher

    ... saluto conla mano: poiMarina volle restare sola con Simonetta e mentre accomagnavo fuori Renato, nelchiudere laporta alle mie spalle, sentii mia moglie che diceva più o meno queste parole:" se tu vuoi leiti presta i soldi e così puoi coprire..."Ma dovendo chiudere non potei sentire il resto: vedevo, mentre porgevo unatazzina di caffé aRenato e facevo altrettanto ai collaboratori, vedevo che le due donneparlavano in modo vivace.Poco dopo la portà si aprì e Renato andò verso di loro e io dietro, mentre glialtri tornavano alproprio posto: fui distratto perch&egrave entrarono dei clienti nel locale e dovettidirottare verso i nuoviarrivati.E così non seppi nulla di più e potevo solo fantasticare , immaginare, farmifilmini, mentre forseRenato sarebbe stato più fortunato.Alle tredici e trenta avevo, comunque, venduto una camera da letto e unsalotto, mentre Betty siera prodigata nell'arredamento di un ufficio nuovo: meglio di un calcio neicoglioni, certamente,seppure io friggevo perché non sapevo ed ero costretto a immaginare.Quando i collaboratori salutarono per andare in pausa pranzo, vidi cheCristina e Giovanni eranoun po' ,come dire, musoni, poco sorridenti: forse Marina li aveva messi alcorrente.Marina mi aveva lasciato detto che sarebbe stata fuori a pranzo e che nelpomeriggio non sarebbestata in negozio: la cosa mi innervosiva e decisi di mangiare in un bar cheera 500 metri dal locale.Ero seduto ad aspettare la solita insalatona, quando entrò nel locale Renato:era solo e si ...
    ... sedetteal mio tavolo e cominciò a parlarmi.Mi raccontò che ,di fatto, Simonetta lo aveva esautorato dal suo ruolo dimanager, direttore dei lavorie dello stabilimento, in quanto a breve la fabbrica sarebbe stata acquisita dauna certa Federica.Un po', aggiunse, quello che ha fatto Marina con il suo negozio.Quelle sue parole furono come un fulmine , non a ciel sereno, ma ricevetticome una scossa.Io: " Carissimo Renato, ti giuro che non ne sapevo niente.Anzi, ti dirò chesono alcuni giorni che stocercando di capire e che proprio ieri avevo saputo che il problema cambialiera stato risolto e,guarda caso da un'aiuto , da un prestito, da parte di Federica che &egrave poi lamoglie di Tony, quello deimobili e che tu dovresti conoscere. Ora ,credimi, non sapevo niente e non soneppure come sisvolgerà questo trapasso, questo cambio di gestione e che fine farò io."Renato, dispiaciuto, completò il suo pensiero così:" Giuseppe, sonomortificato, perché credevotu sapessi e non mi avessi voluto dire nulla: ora sembra quasi che ne sappiapiù io di te. Mi chiedoanch'io che fine mi aspetta: tu hai 40 anni io ne ho di più e chi mi fila? "Io: "Ah, sì e a me credi che mi aprano le porte o altro? Però qualcosa miverrà in mente e poi aspettodi sentire il tutto dalla viva voce di Marina. Prendi qualcosa? Un caff&egrave ovuoi mangiare?"Renato: " No grazie, credo che mi andrebbe storto" .Si alzò e mi salutò. Io lasciai l'insalata nel piatto e dopo aver pagato usciiper ritornare in negozio:vidi Renato salire ...