1. Un ospedale molto hot- 2


    Data: 02/09/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: MaskioFrosinone80

    Dopo pochi mesi dal primo incontro hot nell'ospedale romano a nord della Capitale di cui ho parlato nel primo racconto, mi capitò una seconda intensissima esperienza, sempre nello stesso luogo.
    
    Ero lì per la visita di controllo, era giugno, e con il caldo tutti cominciano a vestirsi meno, e così vengono alla luce stupende gambe da pantaloncini corti, piedi nelle infradito, bicipiti e avambracci possenti dalle magliette e tutto si fa più "caldo" in tutti i sensi. Per questi motivi ero già eccitato di mio andando a roma...ma pensavo alla visita e solo dopo avrei pensato cosa fare una volta uscito dall'ospedale, ignaro che un'altra avventura mi sarebbe capitata proprio all'interno di quelle quattro mura...
    
    Mentre attendevo il mio turno mi sedetti vicino ad un adolescente o comunque appena maggiorenne, molto carino, biondo, occhi chiari, maschile ma si capiva che era gay, almeno per me che ho il radar sviluppatissimo, era ovvio. Però era con la mamma, per cui nessun pensiero...anche se la sua faccia mi diceva qualcosa. Accanto a lui c'era un trentenne molto maschile e molto bello, moro, alto, magro, con jeans corti attillati, scarpa da ginnastica Adidas trainer gialla (le adoro addosso ai bei tipi) e una maglietta molto spartana, una polo blu. La sua faccia mi fece rivenire in mente tutto...conoscevo di vista entrambi perchè li avevo già visti in un'area di sosta sul raccordo anulare di Roma dove cercavano sesso credo a tre (di questo posto vi parleò in racconti ...
    ... specifici).
    
    A quel punto fu facile fare due più due: il biondino era il passivo della coppia, lui l'attivo, e lei la mamma/suocera... Ma questo non mi fermò, anzi...
    
    Quando il ragazzetto e la mamma entrarono a visita, io avevo già finito la mia ed ero libero, e me ne stavo li seduto vicino i bagni a navigare sul tablet in attesa di capire se e cosa fare da li a qualche ora in giro per Roma... Ad un certo punto l'attivo, il moro, mi passò davanti ed entrò nel bagno, lasciando la prima porta, quella che dava sull'antibagno un pò aperta, e da li potevo vedere cosa accadeva all'interno. Lui entrò nel WC, chiuse la porta e dopo due tre minuti riaprì mentre ancora si sistemava i pantoloncini, ma aveva un grosso problema: una mano ingessata gli impediva di chiudersi i bottoncini della patta... e mi guardava facendo espressioni tipo "sono in difficoltà" o "come faccio". A quel punto mi feci coraggio, entrai, finsi di dover entrare al gabinetto, e mentre entravo mi permisi di chiedere "ti serve una mano"? Lui rispose con un tenero "si sarebbe l'ideale, grazie". A quel punto io provai a chiedere i primi bottoncini ma i pantaloncini erano stretti e il suo cazzo già quasi duro impediva di completare l'opera. A quel punto gli dissi "entriamo nel Wc così finisco meglio" e lui mi disse che li non si fidava, e che avrebbe preferito altrove ma non sapeva dove.
    
    A quel punto, memore del primo incontro hot di mesi prima, gli dissi di seguirmi... Prendemmo l'ascensore dal famoso nono piano fino al ...
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