1. 122 - Azzurra e le incestuose sfumature di grigio


    Data: 09/09/2020, Categorie: Etero Incesti Dominazione / BDSM Autore: ombrachecammina

    Lui e io siamo soli, a casa nostra, io quasi nuda, con il solo perizoma addosso, sdraiata prona sul letto, lui in piedi, si adopera per bloccarmi per bene i polsi e le caviglie. Mi afferra il polso destro e con delle manette metalliche me lo blocca al pomello dorato, poi si sposta sul lato opposto e fa lo stesso con il polso sinistro. Mi passa una spessa corda sotto il seno, me la gira attorno, la tira e quindi la lega sulle barre laterali, poi con delle altre manette mi blocca anche le caviglie.Ora lui è dietro di me, sul letto, nudo ed eretto, sento solo il suo respiro regolare, io al contrario ansimo e mi lamento. Mi afferra per i capelli e me li tira facendomi sollevare la testa all�indietro. Mi sento come Cristo in croce, completamente alla sua mercè, ma intanto un sottilissimo piacere cerebrale invade comunque il mio corpo. Sento il suo corpo contro il mio e il suo respiro caldo vicino al mio orecchio destro mi infila la lingua dentro, mi morsica il lobo, me lo succhia tirandolo verso il basso. Sento il suo pene premere tra le mie natiche ancora protette dal sottile e inutile perizoma. Lo desidero da morire, vorrei gridargli di prendermi, di scoparmi, di ficcarmelo dentro, non importa dove, ma voglio sentirlo scandagliare la mia vagina oppure il mio non più vergine culetto. Mi fanno male i polsi e le caviglie imprigionate dalle manette di acciaio. Anche il capo sollevato all�indietro e trattenuto per i capelli mi da dolore. Chiudo gli occhi e cerco di riprendere il ...
    ... controllo di me stessa, respiro a fondo e deglutisco faticosamente. Poi improvvisamente la sua mano lascia la presa sui miei capelli, mi scorre velocemente sulla schiena con le unghie, che fa scendere fra le natiche, quindi le sue dita premono sulle mutandine percorrendo la mia chiusa feritoia. Percepisco il bagnato delle mie mutandine che sono il certo segnale della mia infinita eccitazione. Poi le sue dita artigliano l�esile indumento e me lo strappano con un sol colpo. Ora sento i suoi polpastrelli a stretto contatto con la mia intimità, mi dischiude le labbra, è dentro la mia fessura, i suoi polpastrelli indugiano a lungo sul mio clitorideUn gemito prolungato mi sfugge, lui ride sarcasticamente mentre mi trattiene il clitoride fra due dita, lo sfrega fino a che la mia eccitazione diventa insostenibile. E� un piacere frustrante, è come se qualcuno mi offrisse un bicchiere d�acqua per calmare la mia sete e poi di colpo mi trattenesse il bicchiere impedendomi di dissetarmi. Con un filo di voce, lussuriosamente gli chiedo di scoparmi, di fottermi selvaggiamente. Lui ride ancora, mi ignora completamente, è ancora sopra di me, mi morde il collo, io inarco la schiena, pregandolo di smettere con questi giochini, lo scongiuro di farmi venire, si alza e di scatto sento le sue dita che mi penetrano, rabbrividisco e penso che è arrivato il momento di godere anche per me, lui invece sfila le dita da dentro e mi lascia ancora insoddisfatta. Gli urlo di sbattermi, o come vorrei non essere ...
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