Bestiale 3
Data: 09/09/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: samas2, Fonte: EroticiRacconti
... lasciò andare, ben sapendo che il bello stava per iniziare. Raffaele le sfilò la canotta, liberando così le grosse e morbide tette che si alzavano e abbassavano al ritmo del respiro frequente : ne godettero le sue mani e la sua bocca. Avvicinò il volto alle mutandine di lei, profumate dai succhi della precedente masturbazione e dai nuovi, che sgorgavano copiosi. Mangiò prima quegli slip zuppi e odorosi, poi li tolse. Pur sentendosi esplodere, prima che la sua lingua ne prendesse possesso, indugiò ad ammirare la rosea fessura che ammiccava all’interno del peloso boschetto corvino, rugiadoso di sudore e secrezioni vaginali. Sandra si sentiva disinibita e godeva a comportarsi da puttana. La eccitava perfino l’idea che qualcuno potesse scorgere, non visto, il suo tradimento. Adesso voleva solo sesso, sesso e sesso. Raffaele leccò quella figa fradicia che lo faceva impazzire: lei si dimenava e attirava con le mani verso il suo pube la testa di lui. “ Dai scopami, fammi godere.” Il loro sesso fu travolgente, lui la penetrava con forza , lei con le gambe intrecciate sulla schiena del suo amante, lo invitava a spingersi più dentro nelle sue viscere; gemeva e lanciava urla strozzate per un orgasmo squassante. Nell’angusto abitacolo corpi sudati e intenso odore di sesso. Poiché l’uomo manteneva un’erezione invidiabile, Sandra lo stimolò. “Ora mettimi a pecorina: lo voglio tutto da dietro, fammi sentire ...
... veramente una bestia, come sei tu, del resto. Questa posizione ti si addice di più, animale come sei, vero?” Raffaele non aveva certo difficoltà ad assecondare i desideri di Sandra e le fisso’ libidinoso, il posteriore: la figa era pulsante e gonfia e le secrezioni che ne fuoriuscivano umettavano anche la bruna roseola anale. L’uomo indirizzò, improvviso e prepotente, il cazzo verso il buchetto di lei, lo attraversò d’impeto e cominciò a martellarle il culo. Lei che si aspettava una nuova penetrazione vaginale , sorpresa dall’urto feroce e dall’invasione del suo retto, urlò: “ No ti prego, non pensavo a questo, mi fai male, il mio culo è troppo stretto per il tuo cazzo cattivo. Basta , tiralo fuori” . Lui non ci pensava neanche un po’ ad ubbidirle., infoiato com’era. Quel bel culetto l’avrebbe riempito senza ripensamenti . Sandra si rassegnò a concedersi, e il piacere e la passione da cui venne infine travolta, determinarono una ben diversa, successiva, richiesta. “ Continua, spingi di più, non osare fermarti, sfondami il culo.” Le sue grosse tette ondeggiavano sensualmente, le mani di lui affondavano in esse con grande piacere, la calda bocca di lui sul suo collo. Raffaele e Sandra urlarono insieme mentre lo sperma caldo e vischioso invase le viscere della donna; il cazzo perdendo di consistenza fuoriuscì, infine, dal corpo di lei. I loro sensi erano finalmente appagati: solo questo avevano cercato e trovato.