1. Ero una moglie tranquilla


    Data: 14/09/2020, Categorie: Etero Cuckold Autoerotismo Autore: yui, Fonte: RaccontiMilu

    Era un giorno caldissimo, i 30 gradi non erano esagerati ma l'umidità degli ultimi giorni non lasciava respiro. Mio marito era uscito, come ogni mattina, per dirigersi in ufficio, una delle ultime giornate lavorative prima delle tanto sospirate vacanze.Sono una donna di 32 anni, felicemente sposata con Claudio, di tre anni più vecchio di me. Alta 1 metro e 75, non troppo magra ma attenta alla linea, terza di seno e capelli scuri. Non penso di essere nulla di eccezionale, specialmente considerando che non perdo tempo a vestirmi in modo provocante, non fa per me. Preferisco un paio di jeans ad abiti da sera ed un paio di scarpe da ginnastica ai tacchi, che indosso solo nelle occasioni più importanti.Quel giorno mi ero svegliata ed avevo deciso di dedicare la mattina alle pulizie di casa, lasciando libere le ore più calde del pomeriggio per rilassarmi e dedicarmi a me stessa. Alle 14 avevo già finito tutto, pulito casa, pranzato ed avviato la lavastoviglie. Ero stanca e decisamente sudata, ma finalmente libera.Aprii la porta finestra della camera, che si affaccia sul piccolo terrazzo, e la finestra del bagno, per generare un po di corrente d'aria. Mi sdraiai sul letto con quella brezza leggera a sfiorarmi la pelle. Indossavo una leggerissima vestaglia bianca, lunga fino alle ginocchia, l'unica cosa con cui era pensabile muoversi senza sentirsi addosso i vestiti appiccicaticci. Sotto la vestaglia non avevo indossato biancheria intima, ero sola in casa e non mi poteva vedere ...
    ... nessuno. Mi sentivo più comoda così.Non avrei nemmeno potuto aprire la porta al postino in quelle condizioni, si vedeva chiaramente che non indossavo il reggiseno, le piccole gocce di sudore avevano reso parte della vestaglia trasparente. Non era un abito provocante, ma guardando il riflesso dello specchio accanto al letto mi accorsi di quanto lo fosse diventato.Fortunatamente il postino era già passato quella mattina e non aspettavo altri ospiti. Mi rilassai e chiusi gli occhi, pensando all'immagine di me riflessa nello specchio, provando ad immaginare cosa avrebbe fatto mio marito se avessi aperto la porta con addosso solo la vestaglia bagnata al suo rientro dall'ufficio.I pensieri inziarono ad intrigarmi. Avrei potuto fare finta di nulla, cucinare la cena, guardarlo negli occhi sfidandolo tutta sera senza accennare nulla dell'argomento e divagando quando necessario. Mi sarebbe piaciuto sentirmi desiderata mettendo in difficoltà mio marito. Il pensiero che mi avrebbe potuta sfidare, trattenendonsi dal &egraveproferire parola, solo per godersi lo spettacolo e prolungare il gioco mi stava facendo effetto.Aprii gli occhi e mi accorsi che sotto il sottile velo della vestaglia era ormai chiaramente osservabile il profilo dei miei capezzoli. Li sfiorai, come per tastarne la durezza, ed un brivido mi scosse. Li pizzicai appena e li mossi su e giù con delicatezza, mentre chiudendo nuovamente gli occhi continuai a sognare il proseguo della serata. I pensieri di essere guardata ma non ...
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