1. Non ti voglio più


    Data: 05/12/2017, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: Herzog

    ... sorpresa. Le abbasso i pantaloni e la mutanda e apro il suo culo con le mani. Si mostra la rosa del suo culo, quel buco in cui sono entrato più volte. E ora le infilo un dito dentro, senza bagnarlo. Lei urla, ma io spingo con più violenza. È tutto dentro. Il suo intestino è caldo, morbido, e il mio petto vuole esplodere per il piacere.Prendo a masturbarle il culo e non capisco se le sue grida siano ancora di dolore o stia provando piacere. Io continuo lo stesso, nonostante ad un certo punto, quel piacere che sentivo nel petto non diventa un magone. Dal petto passa alla gola e ho paura che ora io mi metta a piangere. Sì, è così forte. Gli occhi cominciano a diventare lucidi e io non capisco più perché sono lì, con le dita nel culo di quella troia, con il mio cazzo così duro che fa male e con quella voglia atavica di insidiarmi dentro di lei, come un cancro, per non perderla, per morire insieme.Il pianto diventa rabbia, e, tolte le dita, la penetro con l’uccello. Entra a fatica e sicuramente dopo le uscirà del sangue, ma io spingo e spingo, e una volta dentro comincio il su e giù. Prima veloce, poi sempre più violento, a scatti, a spinte rabbiose. Le tiro i capelli, ...
    ... sento che mi sto perdendo. Sento che se più divento aggressivo, più rischio di perdere. Cosa perdo non lo capisco, ma so che non ci sarà più nulla da fare.Le spinte durano poco, sto per cedere all’orgasmo, mentre lei sussulta e sospira con violenza. Sono abituato a chiavarla con violenza, ma oggi sarà l’ultima, lo sento.Ecco, ancora poche spinte.Le vengo dentro, con una intensità che poche volte ho provato. Scarico tutto il mio sperma nel suo intestino, e mentre ho il cazzo ancora dentro, sento che fluisce fuori lo stesso, che mi bagna l’asta, che bagna il letto.Entrambi siamo esausti, sudati, stanchi.Per alcuni minuti non riusciamo a parlare. Io tengo gli occhi chiusi. Ho paura di aprirli e non trovarla più. Ieri lei me lo ha detto, “Io non ti voglio più”.È crollato tutto. È crollato un pezzo di vita. È crollata la vita stessa.La sento alzarsi, la sento andar via. Gli occhi non li apro, meglio non rischiare di vederla. Non voglio più nemmeno la sua ombra.Per un tempo che pare infinito rimango immobile sul letto, al buio. Poi apro gli occhi. La luce della mattina illumina la stanza. Lei non c’è più. Mi ha lasciato solo le mie dita e il mio cazzo sporchi della sua merda. 
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