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L'amore di Romina
Data: 14/09/2020, Categorie: Incesti Autore: mimma_goose
... successo tutto quanto… le cose si sono complicate… e così… — diede nel contempo un'alzata di spalle, come a indicare che tutto il resto aveva perso importanza. — Va bene papà. Adesso lo metto. Presi il vestito dalle sue mani e andai in camera. Mi tolsi la tuta ed il reggiseno sportivo che indossavo (perché ero pronta per andare in palestra) e mi infilai il vestito della mamma. La stoffa mi scivolò addosso delicatamente. Era un piacere inaudito sentirsi addosso quella stoffa leggera. Mi guardai allo specchio. Era semplicemente fantastico… L'abito mi slanciava molto più del mio metro e sessanta. Le spalline sottili evidenziavano la generosa scollatura, senza tuttavia essere volgare (era un abito da sera, dopotutto). E il colore dell'abito si intonava alla perfezione i miei capelli rosso scuro. Decisi di sciogliere la treccia che mi ero fatta. Oh sì… Era davvero perfetto. Decisi di mostrarmi a papà. Era ancora intento a riempire gli scatoloni e non si accorse subito di me. Poi lo vidi sollevare la testa lentamente, partendo dai miei piedi fino a risalire al mio volto. Sbiancò, ma non riusciva a togliermi gli occhi di dosso. Si alzò in piedi. — Francesca… — sussurrò. Diede un paio di colpetti di tosse, ingoiò tre o quattro volte, e finalmente parlò. — Angioletto mio. Sei il ritratto di tua madre con quell'abito addosso. Per un momento ho rivisto lei quella stessa sera. Abbozzai un sorriso. — Davvero papà? Le somiglio così tanto? — Sì angioletto mio, sei proprio uguale. Vieni ...
... fatti abbracciare. Mi lanciai tra le sue braccia, che immediatamente mi circondarono i fianchi. Sentivo il suo respiro accarezzarmi il collo. Sentivo le sue mani tremare mentre mi accarezzavano la schiena. Mi scostò dal suo petto. — Angioletto, fatti guardare bene. Sentii il suo sguardo posarsi su ogni dettaglio del mio corpo. Sui miei fianchi morbidi, sulla vita stretta, sul mio seno generoso da cui spuntavano i capezzoli turgidi, il solco tra i seni messi in mostra dalla scollatura, il mio collo sottile, e infine le mie labbra. Vedevo l'espressione del volto di mio padre apprezzare quello che si mostrava ai suoi occhi. Apprezzava davvero il mio corpo. Percepii, più che vedere, i suoi calzoni gonfiarsi. — Papà… — iniziai a dire. Ma le sue labbra, posate sulle mie bloccarono ogni possibile parola che potesse uscire. Prese a baciarmi con desiderio, mentre le sue mani scivolavano sul mio corpo. Lentamente mi sospinse sul letto. Ci sdraiammo insieme mentre le nostre lingue si cercavano e si trovavano, si inseguivano nella mia bocca. Una delle sue mani prese a scivolare verso il basso, sulle gambe, sollevando il vestito e togliendomi le mutandine. Quella stessa mano andò poi a slacciarsi i pantaloni e ad abbassarli assieme alle sue mutande. Sentivo il suo cazzo nudo e rigido poggiarsi sulle mie cosce. Si alzò brevemente e mi tolse il vestito, lasciandolo posarsi delicatamente a terra di fianco al letto. Si spogliò pure lui ed entrambi rimanemmo nudi uno di fianco all'altro. La sua ...