1. Il ritorno di Sally


    Data: 16/09/2020, Categorie: Trans Autore: sally_xdress, Fonte: EroticiRacconti

    E' sabato pomeriggio, dopo una settimana molto piena e stressante finalmente riesco a concedermi una giornata libera e ne approfitto per andarmene un po' in giro; sento il telefono vibrare in tasca, è un WhatsApp di mia moglie con una posizione GPS ed un messaggio molto chiaro: "Ho voglia di Sally, non farmi attendere...". Sono passate 2 settimane da quella sera in cui mi ha trasformato per la prima volta in Sally, la sua mogliettina passiva e sottomessa, facendo emergere un lato della mia personalità finora sconosciuto persino a me stesso. Guardo il messaggio cercando di capire dove sia il luogo dell'appuntamento, ma non mi sembra familiare, così cerco la via sul navigatore e scopro che è appena fuori città; mi metto subito in auto, non voglio contrariarla ed ho una voglia matta di essere Sally ancora una volta. Dopo una ventina di minuti arrivo all'indirizzo che mi ha inviato e mi trovo davanti ad una villa. Non so cosa aspettarmi, così busso al campanello pieno di curiosità; mi apre la porta una donna sulla trentina con un completo da cameriera. "Salve sono Maria, la signora la aspetta nel suo studio" mi dice, anticipando ogni mia parola, mentre mi fa strada all'interno della villa; la casa mi sembra enorme, faccio un po' fatica ad orientarmi, ma cerco di carpire quanti più dettagli possibile per scoprire cosa mi aspetta. Maria mi conduce attraverso un lungo corridoio prima di fermarsi, mi fa segno di aspettare fuori, quindi entra in una stanza e chiude la porta alle sue ...
    ... spalle, senza darmi la possibilità di sbirciare all'interno; sento delle voci femminili, ma non riesco a catturare nessuna parola del discorso, così non mi resta che aspettare Maria, che dopo qualche minuto riemerge dalla stanza, mi fa accomodare ed esce richiudendo la porta. Nella camera ad attendermi c'è mia moglie che in piedi mi da le spalle intenta ad osservare qualcosa dalla finestra, lasciando passare qualche istante prima di voltarsi e finalmente guardarmi negli occhi. Lei indossa un completo nero da uomo con una camicia bianca ed una cravatta porpora e le uniche deroghe all'abbigliamento maschile sono date dalle scarpe abbinate alla cravatta con un tacco a spillo vertiginoso e dal make up che le incornicia finemente il viso; la sua femminilità e la sua sensualità emergono dirompenti a dispetto dell'abbigliamento, che non imbriglia le sue forme armoniose, ma le nasconde solo leggermente, lasciandole però intuire all'occhio di un osservatore attento. Percependo la mia comprensibile curiosità, lei inizia a svelarmi qualcosa di quello che ha organizzato per la serata: "Questa villa è di mio zio, ma lui non vive più qui, ci viene di tanto in tanto per le vacanze. Maria lavora per lui, le ho chiesto di accoglierti e di preparare la cena e la sala per noi, ma stasera le ho dato la serata libera... Saremo soli e sarai tu a servirmi la cena da brava mogliettina". "Vuoi che mi vesta come lei?", le chiedo con un pizzico di eccitazione, visto che la divisa da cameriera solletica ...
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