1. La succhiacazzi


    Data: 22/09/2020, Categorie: Etero Autore: Malena N, Fonte: EroticiRacconti

    ... mai. Bastardo! Fai il prezioso con me per regalarti ancora a quella stronza che ho sempre schifato! "E certo." Riesco a scrivere imponendomi contegno. "Certo. Tanto anche allora ci scopavi tutte e due, giusto?" "Non sei mai stata la mia ragazza, che problemi fai'" Non sono mai stata la tua ragazza, è vero. Non sono mai stata la tua ragazza ma mai nessuna ragazza ti è stata fedele quanto me. E non fedele al corpo. Fedele al tuo istinto, al tuo essere. Fedele alla tua anima, all'uomo che sei. Agli occhi di ghiaccio che bucano la mia essenza. All'impenetrabile corazza che indossi nascondendo il tuo ardore. E no, caro. Non ci sto. Premo sul microfono il dito tremante, tossisco per schiarire la voce. "E dimmi, ti è piaciuto? E' sempre una brava succhiacazzi o no?" La voce bassa e calda per farti capire cosa voglio. Tanto lo so che già lo sai. E' iniziato tutto per finire qui. "No perchè la capisco, sai? Avrei fatto la stessa cosa. Se un pò l'hai scopata con la foga e la prestanza con cui scopi me, non posso dirle altro che brava!" Respiro intensamente per farti arrivare il mio bruciante desiderio. Mi metto comoda, inizio a toccarmi. "Mi dispiace che tu sia già sazio oggi. Se non volevi sentirmi parlare di pompini, ti è andata male, molto male. Si perchè ...
    ... ora te lo succhio io il cazzo! Ti abbasso le mutande, te lo prendo in bocca e lo impugno alla base per accompagnare i movimenti. Ecco lo sento. Ruvido e caldo, vivo come piace a me. Me lo sbatto sulla lingua e poi l'annuso per inebriarmi del suo odore. Lo ficco in bocca, fino in gola perchè possa toccarmi in ogni angolo. Lo guardo, lo bramo. Mi eccita seguire con gli occhi la lingua che, dalla cappella, scende lenta fino alle palle. Le lecco, le mordo, le imbocco ingorda. Con la mano continuo a segarti per poi ingoiarlo nuovamente. Ci sputo sopra bagnandolo della mia saliva bollente, eccolo, grande e turgido, scivolarmi ancora dentro. Con i denti sulla carne tesa e nervosa, te lo accarezzo piano. Oh si, è così che lo voglio, duro e possente. Lo spingo dentro più che posso e godo di lamenti soffocati, mi manca l'aria. Aumento il ritmo leccandolo e succhiandolo dalla punta alla base. Godo ad averlo in bocca, dentro e fuori, dentro e fuori mentre mi bagno oscenamente di fronte alla sua consistente erezione. Lo sento pulsare, più caldo, più gonfio. Esplode furioso inondandomi di sperma caldo e denso. Assaporo, ingoio. Lecco le gocce che ho sulle labbra, lecco il tuo seme, la tua sborra, il tuo sapore.” Lascio il dito, invio. Ora dimmi chi è la succhiacazzi. 
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