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Zio diventa cornuto
Data: 23/09/2020, Categorie: Incesti Autore: Scrittor
Di solito quando d'estate vado al mare, ospite a casa dei miei zii, me lo meno in bagno, ma quella volta, in via eccezionale, me lo ero tirato fuori nella camera dove dormivo. Era pomeriggio ed ero parecchio stanco, visto che avevo passato la mattinata al mare a nuotare, rientrato a casa decido allora di concedermi un riposino. Mi butto sul letto e dopo aver scritto un messaggio alla ragazza, rimasta a casa, inizio a pensarla. E allora stando a letto e pensando alla fica calda della mia ragazza mi viene di un duro pazzesco e, ancora in dormiveglia, abbasso il lenzuolo e mi tolgo le mutande e prendendomelo in mano inizio a farmi una energica sega. La porta della stanza era rimasta aperta e io non mi ero apprestato a chiuderla sapendo che di solito in quell'orario gli zii sono al bar a lavorare. Invece, come successo a me, la zia si sentiva stanca ed era rientrata a casa prima per riposarsi un po anche lei, e io dormiente non mi ero accorto del suo rientro. Forse incuriosita dal rumore sospetto si era portata sull'uscio della stanza, dove poteva vedere suo nipote, cioè io, che si menava il cazzo di gran foga a due mani, guardando dalla finestra le ragazze che passavano in costume. Ed ero proprio li a dire il come avrei sfondato il culo a una ragazzotta in costume che passava sotto casa, quando fui sorpreso da mia zia. Stranamente, non cercai di coprirmi anzi rimasi col mio cazzo duro e pulsante in mano, forse anche perché l'eccitazione prevaleva sull'imbarazzo e il trovarmi ...
... in quella situazione mi faceva pensare pensare a cose ben più eccitanti di quelle immaginate finora. Non capivo cosa mi avesse detto ma, inconsciamente, mi spostai e le feci posto fianco a me sul bordo del letto. Non penso lo fece apposta ma si sedette di fianco e inizio a dire in toni scherzosi:-Ecco perchè torni a casa il pomeriggio, ti fai le pippetteNel mentre che mi parlava però avevamo iniziato a tenerci per mano e spinto da un'incredibile voglia gliela avevo portata sul mio cazzo. Lei, al contrario di quel che avrei pensato, non aveva opposto resistenza prendendolo subito in mano. Continuavamo a parlare sul perchè sia io che lei fossimo tornati a casa quel pomeriggio ma entambi avevamo una mano attorno al mio cazzo. Non mi ero mai accorto di quanto fosse piccola la mano di mia zia, in un primo momento fui io a guidarla su e giù sul tronco e se smettevo di tenerla ritraeva il braccio, poi invece si e fatta più audace e a iniziato ad accarezzarmi con l'altra mano la cappella. Ero troppo eccitato e ormai non riuscivo neanche più a rispondere ai suoi turpiloqui, ogni energia che avevo veniva utilizzata per trattenere la sborrata, ormai imminente. Allungai la mano per toccarla anche io ma mi blocco, senza smettere però di continuare a parlare, forse per mascherare la tensione, ma conoscendola non ci giurerei. Stanco da quelle parole che ormai erano di troppo, sbottai:-Sta un po zitta ziaCercò di replicare ma fui più rapido-shhh silenzioE mentre dicevo questo le accompagnai, ...