1. Io, mia moglie e i Trans


    Data: 23/09/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Trans Autore: antonio-fusco

    ... aveva lo stesso mio desiderio ma si doveva sbloccare. Incominciai ad andare avanti ed indietro nella sua bocca come se la volessi chiavare. Lei gemeva sommessamente, la sua saliva cominciò a gocciolare dagli angoli della sua bocca. Le mie mani le presero la testa mentre incominciai a muovermi con violenza, poi mi fermai un attimo, lei mi guardò speranzosa che continuassi, stavo per avere l’orgasmo, presi il mio cazzo in mano e spruzzai tutto il mio sperma sul suo viso e sul suo corpo. Le volevo lasciare quell'odore sulla pelle come fanno gli a****li per marcare un territorio. Lei era in ginocchio chiuse gli occhi ed aspettava che altri spruzzi le bagnassero le labbra. Mi leccò il cazzo e poi assaporò il liquido caldo che giaceva ancora sulle sue guance.Il mattino successivo a colazione, le rifeci la richiesta e lei con un sorriso mi rispose “Vedremo”. Era quasi un si ed ero molto felice.La sera decidemmo di uscire per andare in un ristorante molto carino. Prendemmo l’auto. Lei si era vestita con una gonna molto corta ed una camicetta a fantasia coperta da un leggero pulloverino. In macchina la gonna salì un po’ su e vidi le sue mutandine rosa lucido. Le misi la mano sulla coscia e l’accarezzai fino a raggiungere le mutandine, lei mi tirò giù la mano solo quando mi stavo distraendo dalla guida. Arrivammo nel ristorante che aveva diversi separé, era proprio l’ideale per le coppiette. Si assentò per andare in bagno e quando tornò, mi diede qualcosa che aveva appallottolato nel ...
    ... suo pugno, me la porse, aprii la mano e vidi che era la sua mutandina rosa. Ebbi subito un’erezione e divenni rosso come un peperone. Stava arrivando la cameriera ed io nascosi subito la mutandina in tasca. Lei sorrise per il mio imbarazzo.Ordinammo la cena, presi le sue mutandine. Prima le odorai e poi le leccai. Monica chiuse gli occhi e tirò un profondo sospiro. Era la prima volta che sentivo l’odore di fica. Inalai profondamente quel profumo inebriante nei miei polmoni. Verso metà pasto si tolse il pullover e rimase con la camicetta trasparente. Si potevano vedere i seni sodi e i suoi capezzoli duri che spingevano contro il tessuto sottile. Terminammo la cena ed io le chiesi di tornare a casa subito. Lei mi rispose: “Penso che sia un'ottima idea, del resto, ti devo una lezione." Avevo il cazzo che mi tirava come non mai. In macchina avevo difficoltà a guidare poiché i miei occhi erano sempre riversi sulle sue cosce e al resto che immaginavo.Arrivammo a casa le aprii la portiera, lei allargò le gambe per scendere, rimasi di stucco vedendo che non aveva i peli sulla fica, il mio cuore batteva così forte. Pensai quasi che lei lo potesse sentire. Quando uscì dall'auto e mi vide in quello stato, sorridendo mi disse: ”Come mai stai così impalato?” Conoscendo già la risposta, si avviò verso casa ed io mi affrettai a seguirla.Appena entrammo, mi chiese di portarle un bicchiere di vino nel salotto. Quando giunsi con il bicchiere, mi tremava la mano, ma anche la sua quando prese il ...
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