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Io, mia moglie e i Trans
Data: 23/09/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Trans Autore: antonio-fusco
... ed essere un amante tenero e premuroso. Io ero sempre attento a imparare tutto ciò che c’era da imparare. Entrambi sapevamo che la nostra relazione forse avrebbe avuto un futuro limitato ma eravamo tanto presi e innamorati.L’ultima settimana Monica ebbe problemi di lavoro e non avemmo nessun tipo di rapporto, era sabato e decidemmo di rimanere a casa per la cena. La sera si presentò nel salotto solo con l’accappatoio e con i capelli ancora umidi della doccia.Ci sedemmo sul pavimento e ci mettemmo a giocare a carte, lei mi guardava con uno sguardo affettuoso.Dopo un paio d’ore smettemmo. Aveva il viso affaticato era stanca, mi chiese di massaggiarle la schiena, l’aveva a pezzi. Si stese sul letto e si denudò, il mio massaggio la rilassò, mentre sentiva le mie mani che si muovevano sul petto mi sorrise e si appoggiò allo schienale del letto. Le massaggiai i seni come lei mi aveva insegnato, la sua carne era calda e morbida. Le presi i capezzoli fra le dita e glieli massaggiai delicatamente.Le sfuggì un gemito e strinse le gambe. Spensi la luce centrale della camera e rimasi accesa solo una luce morbida, mi avvicinai e le diedi un bacio. Mi spogliai anch'io. Ci scambiammo molte coccole, ma i baci erano sempre più appassionati. Lei mi sembrava sempre più bella. Seguii tutti i consigli che mi aveva insegnato, lasciandola senza difese, le baciai dolcemente le labbra poi mi spostai fino al collo e il suo corpo caldo incominciò ad avere dei brividi. Poi con la lingua le toccai ...
... l’orecchio lasciandole una scia bagnata dietro. Le dissi: “Ti voglio bene Monica” quando la baciai dietro il collo. La mia lingua scese lentamente verso il basso raggiungendo poi i suoi seni gonfi. Le succhiai i capezzoli, come lei preferiva. Cominciai a baciarla delicatamente appena sotto il seno e seguii un percorso che portò diritto alla fica.Lei incominciò a tremare, mi misi in ginocchio e le sollevai le gambe sulle mie spalle. Lentamente m’inchinai al suo centro baciandole le sue cosce morbide. Stuzzicandola arrivai molto vicino alla sua fica senza toccargliela. Stavo saggiando la sua resistenza. Poi le allargai un po’ più le gambe e vidi pulsare il suo sesso appena rasato. Stavo quasi sbavando dalla voglia, poi chinai il capo al suo centro.“Finalmente, Dino” lei mi disse gemendo quando la mia lingua andò su e giù fra le sue labbra lisce all'esterno. Le leccai quelle parti più sensibili inserendo la mia lingua in quella caverna del piacere.Lei aprì più le gambe per espormi il suo clitoride palpitante, abbassai la testa e attesi. Lei mi pregò: “Per piacere cosa aspetti”. Le alzai di più le gambe e vidi il buco del suo ano. Lei non mi aveva mai parlato e insegnato niente del suo culo. Sentii un impulso e il bisogno di baciarglielo. Lo feci prima che lei potesse reagire non so in che modo. Lei ansimando mi disse: “Che cosa stai facendo?” Feci finta di non sentirla e continuai a leccarla intorno al foro. La sua pelle era anche lì sensibile e la sentii tremare. Poi le misi la ...