1. Io, mia moglie e i Trans


    Data: 23/09/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Trans Autore: antonio-fusco

    ... mi allontano in direzione opposta a quella presa da lei. Chiara non se ne è accorta, ed è bene così. Osservo. Diverse auto le si avvicinano, i conducenti si sporgono a rivolgerle parole che non sento, allungano una mano a tastare le sue carni, o le infilano le dita nella figa. Poi magari si allontanano, sostituite da altre. Il gioco si ripete parecchie volte, e intanto noto che Chiara si sta spostando verso un angolo lontano dal piazzale dove alcune delle macchine che l’hanno abbordata sono già parcheggiate… e altre, man mano che questo singolare carosello continua, se ne aggiungono; ne conto già dodici, e Chiara continua nel suo girovagare… sembra quasi che ad ognuno stia dando delle istruzioni e che quelli vadano in un punto convenuto ad aspettarla, e pensando a quanto è metodica ed organizzata nella vita di tutti i giorni verrebbe da pensare che stia coordinando tutti quegli uomini per dare poi il via alla sua prima e personalissima gang bang! Ormai ventuno macchine – e non è detto che abbiano tutte un solo occupante! - sono ammassate dove lei le ha mandate, disposte ad arco vicino all’angolo estremo del piazzale, ma Chiara continua nella sua ricerca…e sì, questo è proprio un suo tratto distintivo: quando assolve ad un compito assegnatole, cerca sempre di farlo al meglio ed anche in questo caso non vuole venir meno ai suoi principi! Ventisette macchine, e Chiara continua a cercare… solo che dall’angolo dove lei ha ammassato tutti i suoi prossimi amanti – violentatori? – ...
    ... qualcuno la chiama: “Dai, adesso basta, vieni qui, cazzo non ti possiamo aspettare delle ore!” Lei si gira e gli risponde “Arrivo, arrivo, state tranquilli, eccomi!” e con passi decisi va verso di loro… solo che i tacchi la impacciano, rischiando di provocarle una distorsione o peggio – non è abituata a portarli – per cui si ferma un attimo, si slaccia le scarpe, se le toglie, le lancia verso la nostra auto e così scalza ora corre verso le macchine ferme “Eccomi, sono qui…” sento che dice, e si va a mettere di fronte alle auto, in un piccolo spazio vuoto che queste hanno lasciato tra loro ed il cordolo dell’aiuola che delimita il piazzale. Senza le scarpe non è più molto provocante, ora è solo un piccolo corpo nudo alla mercé di molti sconosciuti. Sono tutti ancora nelle loro auto, la guardano, e lei sta lì ferma, in piedi davanti a loro, le braccia inerti lungo i fianchi, lo sguardo inquieto che va da un’auto ad un’altra; si vede il suo torace muoversi velocemente, evidentemente sta respirando affannosamente per l’emozione, le labbra sono serrate. Qualcuno la illumina con gli abbaglianti, lei si copre gli occhi, poi le portiere iniziano ad aprirsi… in breve non riesco più a vederla, ne ha tanti intorno, per cui mi avvicino e entro nel drappello. Per qualche attimo riesco ad intravedere il suo viso, lei è ancora in piedi in mezzo a loro, cerca di essere disinvolta, di sorridere ma gli occhi tradiscono preoccupazione e paura. Bene amore, è così che ti voglio! Cerco di contare ...
«12...383940...109»