1. Il dito indagatore (seconda parte)


    Data: 24/09/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: suntopless, Fonte: Annunci69

    ... prima.
    
    Ero di fianco a Yoko. Con una mano continuai a palparle le tette, adesso sempre più energicamente, e con l’altra mi allungai un poco fino ad infilarle un dito dentro.
    
    Cominciai a masturbarla con decisione.
    
    Nel frattempo avevo anche la possibilità di vedere proprio di fronte a me la madre di Yoko a gambe larghe mentre Duilio la masturbava e mentre emetteva di continuo gemiti di godimento.
    
    In breve anche Yoko cominciò a godere.
    
    Questa volta senza trattenersi. Non solo! Questa volta Yoko non chiuse più gli occhi: mi guardava ed alcune volte mi sussurrava i tempi della masturbazione.
    
    Mi diceva di rallentare oppure di andare più veloce.
    
    Avevo il cazzo che mi stava esplodendo!
    
    I miei slip erano già tutti umidi!
    
    Finché Yoko mi chiese di andare molto più veloce, fino in fondo!
    
    Capii che stava per arrivare a godere ed obbedii.
    
    Al contempo Yoko tirò giù un braccio e con la mano andò a cercare il mio cazzo da sopra il camice.
    
    Io entravo ed uscivo freneticamente con il dito dalla sua fica mentre lei strusciava la mano sul mio cazzo da sopra il camice.
    
    Yoko emise un ultimo lungo gemito ed io riempii i miei slip.
    
    Mi guardò dolcemente, sudata e soddisfatta, con il petto che seguendo il suo respiro affannato le si gonfiava e sgonfiava mostrandomi ancora gli splendidi movimenti delle sue tette.
    
    Si alzò dal lettino e solo in quel momento entrambi ...
    ... ci accorgemmo che anche gli altri avevano finito. Avevano finito poco prima di noi e in silenzio per non disturbarci erano andati nell’altra stanza. Duilio sempre con il suo camice indosso e la madre di Yoko invece ancora nuda per metà.
    
    Quest’ultima si accorse che avevamo finito e ci raggiunse.
    
    Prese i suoi indumenti e cominciò a rivestirsi davanti a me mentre la figlia era andata a rivestirsi dietro il paravento dove aveva lasciato i suoi indumenti.
    
    Senza alcun riferimento a quello che avevamo fatto, a quello che era accaduto pochi minuti prima, la signora mi chiese informazioni circa lo stato di salute della figlia.
    
    Domanda alla quale risposi che Yoko aveva semplicemente una piccola infezione, nulla di grave.
    
    Avrei detto a breve al dottor Duilio di prescriverle dei piccoli ovuli che avrebbe dovuto inserire dentro la vagina, uno al giorno per quattro giorni, e tutto sarebbe andato a posto.
    
    Quando Yoko ci raggiunse, mentre ancora spiegavo alla madre la prescrizione medica, le sottolineai che ovviamente in quei quattro giorni avrebbe dovuto astenersi da ogni attività sessuale.
    
    Mi guardò, seccata, e poi le si illuminò lo sguardo quando pensò ad altro.
    
    Senza più alcuna vergogna, diversa da quando meno di un’ora prima era entrata in quello studio, disse
    
    “Va bene, terrò la fica a riposo per un po’. Ma c’è tanto altro che si può fare con altrettanto piacere!”. 
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