1. Orgasmo alla finestra


    Data: 27/09/2020, Categorie: Etero Autoerotismo Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    Il caldo estivo che mi opprimeva mi aveva costretto a tenere le finestre aperte per cercare un po’ di refrigerio. Era da tre anni che abitavo in quel palazzo al settimo piano e vedevo le persone nei palazzi dall’altro lato della strada non larghissima. Vivendo da solo avevo curiosato senza malizia nelle finestre ed avevo scoperto che proprio di fronte in un grande terrazzo dell’attico al livello del mio era abitato da una coppia giovane che otto mesi prima ha avuto un figlio.Mi era capitato di vederli insieme anche in strada nel fare spese. Lei l’avevo vista incinta e le avevo chiesto anche quando sarebbe nato il figlio e mi ha risposto con un sorriso; in quel momento lei era sola. Da quel momento ogni volta che capitava di vederci ci si salutava cordialmente e si scambiavano parole spesso di circostanza.Ora che è arrivata l’estate mi sono reso conto, pensando a ritroso, che lei da subito dopo il parto girava spessissimo per casa in maglietta e pantaloncini corti. Il suo abbigliamento non mi aveva destato nessuna curiosità e nessun pensiero maligno mi era venuta in mente, ma da quando è arrivato il caldo qualcosa ha attirato la mia attenzione ed una delle mie prime azioni appena entrato in casa era di andare a vedere se lei era in terrazzo indossando magliette succinte e pantaloncini cortissimi che lasciavano nudi la maggior parte dei glutei. Ciò che mi aveva meravigliato era il fatto che lei indossasse anche in casa delle scarpe con la zeppa oppure con il tacco alto. ...
    ... Per una casalinga non è normale che nel fare le faccende domestiche indossi scarpe che se da una parte la rendono molto erotica dall’altra sono un ostacolo alla rapidità ed alla praticità nello svolgimento delle mansioni domestiche. A me faceva piacere vederla così perché la sua camminata ondeggiante e lenta come se facesse le prove per sedurre qualcuno mi eccitavano e mi tenevano incollati gli occhi a seguirla fino a quando non spariva del tutto. Di tempo ne ho perduto aspettandola ma ogni volta alla fine la sua visione ricompensava ampiamente il tempo dell’attesa.Indossando quelle scarpe e quei pochi indumenti era in grado di risultare ai miei occhi bella come poche altre donne. Per me era diventata molto familiare e continuavo spesso a guardarla.Lei teneva le finestre aperte come lo facevo io. Ogni giorno lo stesso rituale: metteva a letto suo figlio e, una volta sola, guardava la televisione per un paio d’ore. Il suo compagno (non ho mai saputo se fosse sposata) lo vedevo molto poco ed ho dedotto che lui andasse a dormire presto e lei più tardi.Riconosco che lei fosse molto impegnata e, come ogni donna in quelle situazioni, quelle ore del dopo cena erano sicuramente per lei il top della sua giornata. In effetti lei si rilassava dopo le 23 mentre il resto della città dormiva sogni sereni e faceva sesso nel modo migliore.Nelle mie osservazioni era stato molto discreto e sicuramente lei era inconsapevole che anche per me quelle ore erano estremamente importanti.Spesso lei ...
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