Nessun rimpianto - Racconti Erotici

Nessun rimpianto

... esternato quella sua domanda-richiesta con troppa superficialità.

L’altro ieri:

messaggio :” Marco, io non voglio avere rimpianti, tra il non averti mai e l’averti una volta sola preferisco quest’ultima”

La testa inizia a scoppiare, i pensieri si susseguono e non capisco più niente. A distanza di qualche minuto rispondo:” senti, questa sera mia moglie ed i figli vanno dai miei suoceri. Appena chiudo parto e vengo a parlarne di persona, ok? Magari prendiamo aperitivo o ceniamo fuori. Dove ci vediamo?”

Risposta: “ dalle 18 sono a casa mia,non vivo più con i miei, il mio indirizzo xxxxxx, ti aspetto”

No cazzo, no! A casa no! beh, forse vuole solo che la passi a prendere …

Alle 18 chiudo e senza avere l’opportunità di una rinfrescata e di cambiarmi vestiti parto. Ci vuole circa un’ora di viaggio. In macchina chiamo moglie e figli, dicendo che avrei fatto tardi e cenato fuori per lavoro, non mi avrebbero trovato in casa al loro ritorno. Non è un problema.

Arrivo davanti al portone, la chiamo al cell, mi dice di salire. Secondo piano di una palazzina, mi apre la porta di questo piccolo bilocale dove non esiste atrio e ci si ritrova direttamente nella cucina sala. Fa caldo, lei è in pantaloncini jeans , canottiera lilla ed infradito . Nulla di provocante, entro, chiedo permesso, lei non dice niente mi guarda e basta. Attimo di silenzio e non riesco a non avvicinarmi con l’intenzione di baciarla appassionatamente. Le nostre bocche e lingue si incontrano. Alle sue ...

... spalle c’è il tavolo, sposto la sedia e la faccio sedere sul tavolo continuando a baciarla in bocca. Lei mi sfila la maglia e mi slaccia i pantaloni, ad operazione finita le tolgo la canottiera, nel riprendere a baciarla le sfilo i pantaloncini. Abbassa le mie mutande, il mio membro entra nella sua vagina come se fosse naturale quella direzione. Facciamo l’amore sul tavolo dolcemente e appassionatamente. Mi siedo sulla sedia e lei mi viene sopra, le nostre bocche non si staccano mai. La sento gemere dal piacere e l’avviso quando io sono al culmine. Si solleva quando basta per farlo uscire dalla vagina e , sempre baciandomi, me lo massaggia fino a farmi esplodere. Quando finalmente ci si riesce a staccare ci rendiamo conto di essere sudatissimi e si ride. Mi prende per mano ed andiamo sotto la doccia. Non parliamo, o ,se lo facciamo , lo fa lei per dirmi dove prendere shampoo e sapone. Ci si lava e ci si bacia. Lei mette l’accappatoio e mi porge una salvietta e poi mi porta sul suo lettone. Sdraiati su un fianco ci si guarda e ci si sorride. Il suo accappatoio è leggermente aperto e lascia intravvedere il suo seno . Non dico una parola, e le apro la scollatura. Vedo il suo seno enorme e sodo. Lo accarezzo, lo sfioro, non lo palpo. Le tolgo completamente l’accappatoio e la faccio sdraiare a pancia in sotto. Parto dal collo ed inizio a baciarle tutta la schiena, leggermente. Arrivo al suo sedere ,anche questo perfettamente rotondo e sodo. La faccio girare ed infilo la testa tra ...