Passeggiando nei boschi
Data: 06/12/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: ennese80, Fonte: Annunci69
... baciargli e leccargli il collo. La sua pelle sapeva di salato ma il sapore era piacevole.
Gli alzai entrambe le braccia e alternai leccate ad una e all’altra ascella.
Tornai al suo collo e leccai via le goccioline che, complici il caldo e l’eccitazione, lo imperlavano.
Scesi ai capezzoli, li leccai e li mordicchiai e poi mi tuffai col viso su quella bella coltre di pelo nero. I suo peli e i suoi muscoli scorrevano sotto la mia lingua, i gemiti di Vincenzo mi davano chiari segni di apprezzamento.
Notai distrattamente che si stava massaggiando il cazzo da sopra i pantaloncini, doveva essere mio.
Continuai ancora un po’ su petto e ascelle e poi iniziai a scivolare piano piano sulla tartaruga, anch’essa ricoperta di peli neri, roteai la lingua nel suo ombelico e raggiunsi l’orlo dei pantaloncini.
Li feci scivolare poco con la mano sinistra, come se volessi solo mettere in mostra i peli pubici che leccai avidamente, mentre la mano era andata ad adagiarsi, quasi casualmente, sul suo cazzo.
Le miei dita toccavano la stoffa leggera ma al di sotto sentivo pulsare un cazzo di notevoli dimensioni.
Velocemente lo liberai, schizzò fuori e mi colpì il viso bagnandolo con alcune gocce di presperma. Lo afferrai e lo guardai, dovevano essere 20 cm, decisamente grosso, la cappella violacea, le ...
... vene in evidenza. Poggiava su una massa di peli neri e al di sotto si delineavano dei grossi testicoli.
Leccai le sue palle, erano sudate e l’odore un po’ forte ma, come il resto del suo corpo, non dava fastidio era solo tremendamente eccitante. Leccai la sua asta e la grossa cappella gustando nel presperma un piccolo anticipo di ciò che la mia bocca avrebbe ricevuto.
Lo presi tutto in gola e a Vincenzo sfuggii un “Siii” di approvazione. Mi poggiò una mano sulla testa e fu lui a guidare il ritmo. Le mie mani, nel frattempo, si muovevano a tastare le cosce e le sue chiappe d’acciaio. Fui “coraggioso” e avvicinai l’indice al suo buchino, lo massaggiai delicatamente. Bagnato colo suo stesso sudore riuscii piano piano a farlo scorrere al suo interno. Vincenzo non si oppose anzi, gradendo quel lavoro, aumentò il ritmo con cui muoveva la mia testa sul suo bel cazzone. Pochi minuti dopo la mia bocca fu piena del suo seme, riuscii ad ingoiarne il più possibile e poi gli ripulii il cazzo con la lingua.
Dopo mi alzai, lui mi prese il viso con le mani, scivolò le dita sulle labbra facendomi aprire la bocca, vi sputò dentro e poi mi baciò. La sua lingua lottò con la mia mentre le sue mani mi palpavano con forza le chiappe. Si staccò da me, mi guardò negli occhi “La prossima volta voglio il tuo culo”.
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