Da poco migliore amica iii - Racconti Erotici

Da poco migliore amica iii

Se quell amore platonico frutto.delle mie piu

segrete fantasie fosse rimasto tale probabilmrnte

il grande desiderio che ora provo per Marco si sarebbe placato nel

tempo ma la passione consumata in quei soli 10 15 minuti,mi ha fatto perdere

le uniche certezze che avevo.

Abbiamo passato una infinita di anni io e lui a scambiarci battute maliziose,languidi sorrisi e

contatti fisici basati solo su qualche abbraccio

o bacio affettuoso ma senza mai andare oltre quella

confidenza innocua che 2 amici di sesso opposto hanno.

In realta reprimevamo soltanto un

desiderio ossessivo di contatto ben piu intimo.

Inutile dire.che e sempre stato l artefice

principale di quasi ogni mio orgasmo,soprattutto

negli ultimi anni vissuti con il mio ex marito.

Marika e Marco sono stati testimoni del mio matrimonio,del suo fallimento e della nascita delle mie 3 figlie,qualche vacanza insieme e molti momenti di vita felice vissuta insieme.

Il feeling sempre piu forte che abbiamo coltivato nel tempo

era un qualcosa che probabilmente nessuno di noi pensava potesse sfociare un giorno

in una relazione tanto piccante.

Marika mi aveva illusa quella sera in auto,credevo che la sua piccola

perversione ....(agevolata forse dal fatto che io

come amica loro di vecchia data potevo dare piu garanzie in fatto di intimita e privacy in quello strano

triangolo)

potesse essere la formula piu bella per avere Marco

senza sentirmi in colpa.La realta era ...

... ben diversa,ora

sentivo che il sentimento latente che stava nascendo (o che forse c e sempre stato) andava oltre l infatuazione,questo superava la semplice irrefrenabile voglia di sentire dinuovo

il suo sapore proibito tra le labbra e il profumo della sua pelle mescolato al mio.

Fatto sta che sono qui a raccontare con la stessa eccitazione di una ragazzina all ultimo giorno di liceo cio che ha decretato un capitolo nuovo nelle

nostre vite.E' come se per piu di 20 anni avessimo

vissuto una vita parallela fatta di privazioni

e lotta contro una forza irrefrenabile di unione.

Cosa volevo non lo sapevo ancora,troppi

dubbi e poche certezze,fatto sta che la mattina ero esausta dopo aver trascorso ore interminabili di

chiacchere e sesso virtuali.

Il fastidioso suono della sveglia del cellulare arriva un secondo dopo aver chiuso gli occhi,il tempo

inganna,la mano e' indolenzita e per niente

profumata e immacolata…,prendo il cell ed elimino la sveglia, reprimendo

l impuslo folle di gettarlo fuori della finestra.

Dopo 2 orette scarse di sonno sono ancora piu stanca di quando avevo perso i sensi.

Gli appuntamenti nelle varie zone della citta sono

improrogabili,mi prodigo in una doccia rapida e nei

soliti rituali davanti allo specchio cosi dopo

un lavoro faticoso ed esperto-come per magia -,via le occhiaie e

opera che prende forma,sembro una bambolina di cera,sempre meglio comunque di quando avevo riaperto gli

occhi.

Gocce di ...