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Una piacevole interruzione
Data: 05/10/2020, Categorie: Autoerotismo Autore: Arnold, Fonte: RaccontiMilu
Capita credo a tutti di ritrovarsi nel bel mezzo di una sindrome para-influenzale in fase di guarigione e non saper cosa fare, nel vero senso della parola: noia.C'è chi ne approfitta per sistemare carte di lavoro, chi per guardare qualche serie TV, chi per giocare alla Play e poi ci sono che non lasciando mai lavoro arretrato ne approfitto per fantasticare...La mia mente lasciata libera di volteggiare nell'infinito spazio della fantasia può essere molto pericolosa, senza limiti si può arrivare ovunque e la mia imbocca sempre il canale a luci rosse, lo va ad esplorare nel profondo scorgendo sempre nuovi angoli oscuri, umidi...perversi.Erano le 22,30 circa, stavo sdraiato sul letto con un plaid e la TV sul 49 a volume basso mentre pensavo alla mia compagna e il mio membro sembrava apprezzare, manca ad entrambi e devo assolutamente riprendermi presto.I pensieri si fanno via via più intimi, più nudi, sconci... ho un erezione, vorrei averla di fianco al letto per mostrarle che effetto mi fa, il solo pensiero del suo viso, il suo corpo e la voce sottile mi manda in estasi e mi fa morire dalla voglia di averla, penetrarla piano, infilarle il mio cazzo caldo in gola e vederla godere mentre lo succhia, lo lecca con delicatezza e maestria dedicandomi di tanto in tanto uno sguardo ...
... di complicità che fa pulsare ogni vena del mio corpo.Non resisto più e la mia mano quasi inconsapevolmente scende verso le gambe soffermandosi sul pene turgido che fatica a restare costretto nei pantaloni del pigiama, lo carezzo un po e infilo la mano sotto, è umido, caldo e in tiro da far male, decido di abbassare i pantaloni e iniziare a masturbarmi lentamente, ma una notifica di WhatsApp sullo smartphone interrompe il mio piacere: è lei.Pochi secondi di panico per rimettere �tutto apposto� e rispondo:>Continuo i movimenti con la mano sul mio cazzo che ormai luccica di umori pronto ad esplodere, nella mia mente un pompino ricchissimo di saliva tiene in tiro il mio giocattolo, ora siamo in quattro...anzi, un attimo: siamo solo in tre, l'uomo è svanito nel nulla... sono sotto le grinfie di due sadiche guerriere, mi ritrovo i polsi ammanettati al letto e una benda stretta sugli occhi, non vedo ma sento che due lingue vorticano come serpenti del caldo deserto intorno al mio pene portato ormai al culmine... una lecca le palle e l'altra si dedica all'asta, una lavora l'orifizio e l'altra picchietta con la lingua sulla cappella, l'idea di essere immobilizzato mi impedisce di prenderle per i capelli, sbatterle sul letto e affondare il cazzo nelle loro fighe, una dopo l'altra.
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