Un lunedì tutto speciale
Data: 26/08/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Radioporta, Fonte: EroticiRacconti
lunedì mattina, ore 10:30 circa, dovrei lavorare da casa ma ho poca voglia, avrei voglia di fare un po' di sano sesso, qualcosa di eccitante, peccato che la mia lei sia al lavoro. Quasi quasi scrivo a lui. Lui lavora in ospedale, anche lui é sposato, anche lui ha orari flessibili, anche a lui piace distrarsi con qualche maschietto, ci siamo incontrati qualche anno fa in una squallida chat e ci siamo trovati bene, siamo persone rispettose, eleganti ma sopratutto insospettabili. E quando sei bsx e segretamente incontri altri uomini, l'essere insospettabili diventa un plus importantissimo. "ciao sono paolo come stai? che fai oggi?" "ciao paolo, qui tutto bene, qualche rogna ma nella norma, e tu?" "io sono a casa, ho poco da fare, che ne diresti di fare un giretto qui da me?" "molto volentieri, alle 1430 ti andrebbe" "perfetto, allora ti aspetto" i nostri scambi mail sono sempre stati ridotti all'osso, cordiali e insospettabili, scarni quasi ad ignorare l'oggetto del nostro scrivere, quindi erotici, e io ho già un'erezione. sono le 14:00, mi lavo per bene, procedo con la doccia anale, cosa che odio ma necessaria in quanto la mia bisessualità si esprime da passivo, ho già chi mi pratica del meraviglioso sesso orale, godo giá a sufficienza negli orifizi di mia moglie, non ho bisogno di un suo surrogato perché la sua femminilità mi soddisfa più che a sufficienza. quindi mi diverto ad essere io la donna di qualcun altro e so che questo sarà un bel pomeriggio. la mia erezione ...
... cresce. Paolo finalmente é arrivato, entra, ci scambiamo i soliti convenevoli, caffé compreso e partono i lavaggi di rito, una volta ultimati mi raggiunge in camera, dove sto attendendo a letto. "avevo proprio bisogno di rinfrescarmi, e vedo con piacere che ti stai dando già da fare" "eh si, ti ho aspettato a lungo e avevo voglia di masturbarmi, ti dispiace?" "certo che no, fammi però vedere da vicino quel bel cazzo" cosi Paolo si avvicina a me, rivolgendo una carezza al mio scroto e salendo fino alla cappella, io mi lascio scappare un gemito, sono già eccitato e adoro essere toccato. con una mano continua ad accarezzare il mio sesso mentre con l'atra si occupa del mio capezzolo, a me non piace da morire ma a Paolo sì, e non sarà l'unica occasione in cui lo dovrò assecondare. mentre rivolgo la testa all'indietro in preda ai fremiti sento le sue labbra avvolgere la mia cappella, la mano scende verso il buchetto e, con il piatto delle dita, comincia un massaggio superficiale, senza entrare, un meraviglioso movimento circolare che unito al lento pompino mi fa letteralmente abbandonare. dopo qualche minuto mi fa girare, come fa sempre, e rivolge la sua lingua al mio buchetto: sono oscenamente piegato a pecorina e lui utilizza la sua lingua per ammorbidirmi... so già cosa succederà ma non adesso, adesso voglio divertirmi io. "aspetta, tocca a me, siediti" Paolo é seduto, gambe larghe, la mia testa affonda tra di essere e lui, accarezzandomi la testa, decide il ritmo. il su cazzo non é ...