1. 032 - Ilaria, che incesto !!!!!


    Data: 13/10/2020, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Incesti Lesbo Autoerotismo Gay / Bisex Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... infaticabile gli sbatteva il pene dentro sbattendogli con i pesanti coglioni penduli contro le natiche. Il vedere questo trio, mi venne il desiderio di capire quanto gay fossero i miei cuginetti e allargando le braccia mi impossessai dei loro cazzo flaccidi iniziando lentamente a masturbarli. Molto lentamente li sentii crescere nelle mia mani e raggiungere una discreta erezione. Mi abbassai verso la mia destra e presi in bocca il cazzo di Silvano, lo leccai, lo pompai e lo succhiai a lungo fino a quando lo sentii fortemente rigido. Notai che nonostante la completa erezione e soprattutto la recente inculata, il prepuzio ricopriva quasi totalmente la cappella. Presi il cazzo in mano e con due dita forzai la pelle verso il basso. Lui cercò di allontanare la mia mano dal suo pene, ma io insistetti e ancora spinsi il prepuzio per scoprire il glande���.�Ahhhhhh, mi fai maleeeee, lascia stare, ci ho provato anche io, nooo ti prego noooo�..��Aspetta amore, non voglio farti male, ma è normale che se ci provi tu, quando senti dolore smetti subito. Fallo fare a me dai, resisti, un maschio con la cappella fuori è più bello da vedere e poi vedrai che godi di più�Mi abbassai e leccai bene la poca superficie di cappella che ero riuscita a scoprire. L�anello di pelle tesa e rossastra stringeva il glande facendolo divenire viola. Lo leccai ancora e lo sentii rigidissimo come un pezzo di legno. Con decisione, mentre lo leccavo, e soprattutto nel momento in cui lui non se lo aspettava, ...
    ... abbassai il prepuzio e la cappella si mostrò finalmente libera. La pelle ora era sotto la corona del glande, attorno al quale vi era dello smegma biancastro e odoroso.Mi venne la voglia di prenderglielo in bocca e pulirglielo, esitai, l�odore acre era forte e intenso, poi mi abbassai e lottai contro i conati di vomito che mi salivano dalla faringe. Ma continuai e lo pulii per bene, ingoiando da brava puttana la cremina odorosa del suo cazzo. Mi sollevai e contemplai la mia opera, la cappella era lucida e scoperta del tutto. Ora che non era più oppressa dal prepuzio, si era ingrandita e al contrario di prima, il fusto del pene era meno largo della cappella. Anzi, era il glande che era più largo del corpo del pene e ora svettava prepotente sulla sommità, mostrandosi orgogliosamente.Quando mi voltai, vidi Antonio, che succhiava il cazzo a Mauro e io infilai una mano per prendere possesso del pene del gemello, ci riuscii e mostrai il risultato ottenuto con Silvano. Mauro ne fu ammirato e mi chiese di provvedere anche per lui. Con lo stesso procedimento scappellai anche il suo cazzo e provvidi a ripulirlo dallo smegma che gli circondava il glande. Finita l�operazione porsi il pene ad Antonio che si impossessò del cazzo del gemello e ricominciò a spompinarlo alla grande. Feci spostare Antonio in modo che fosse di fianco a me e Mauro invece si mise al posto di mio fratello. Mi misi a pecorina sul divano lasciando lo spazio a Silvano per piazzarsi dietro di me e prendermi nel buco che ...