1. Vacanza con la zia - 1


    Data: 13/10/2020, Categorie: Incesti Autore: magicovento, Fonte: EroticiRacconti

    ... svegliai di buon ora a causa di un rumore che giungeva dalla camera matrimoniale. Mi accorsi che l'erezione mattutina era al massimo della potenza e pensare che nella camera vicina mia zia si stava infilando i suoi indumenti sul suo corpo nudo non mi aiutava a calmarla. Sentii i passi di mia zia avvicinarsi alla porta e decisi di fare una sciocchezza, mi scoprii dal lenzuolo, tirai fuori il cazzo dai pantaloncini che utilizzavo per dormire e feci finta di dormire. La porta si apri lentamente e nella penombra la vidi avvicinarsi. Quando si accorse della mia situazione si blocco e vedevo che rimase a guardarmi il cazzo. Con una mano si sfiorò un seno e si mordicchiò leggermente le labbra. Evidentemente la mancanza di mio zio si faceva sentire.... Rimase immobile per non so quanto tempo ed io per invogliarla di più mi girai ancor di più verso di lei puntandole il membro eretto e gocciolante verso di lei. A quel punto vidi una strana luce nei suoi occhi e si avvicinò lentamente. Allungò una mano e mi sfiorò la cappella bagnandosi un dito con il mio liquido di lubrificazione e se lo portò alla bocca. Il mio cazzo sussultò. Si passò la lingua sulle labbra lascivamente e si avvicinò con la bocca e cominciai a sentire che con la punta della lingua mi stava togliendo il liquido dalla cappella. Facendo finta di continuare a dormire mi girai leggermente e le si avvicinò ancor di più e avvolse tutta il glande tra sue labbra calde. A quel punto feci finta di svegliarmi. Lei se se accorse ...
    ... e guardandomi mi chiese perdono e mi disse che non aveva potuto resistere a quello spettacolo. La ringraziai e le chiesi che se voleva poteva continuare perché la cosa mi piaceva tantissimo. Lei mi disse allora che quella per me sarebbe stata una bella estate e chiedendomi se ero ancora vergine mi disse che mi avrebbe insegnato lei come far impazzire una donna. Dopo di che si riabbassò sulla mia cappella e cominciò a spompinarmi delicatamente. Io per contro comincia a sfiorarle il sedere e cominciai a scendere tra le natiche fino ad arrivare alla rosellina del suo culo. Ci giocai un pochino e poi scesi ancora verso l'ingresso della sua fica. Scostai il lembo del costume già bagnato dai suoi umori e le infilai due dita dentro mentre con il pollice le cominciai a sfiorare il clito. Cominciò a mugolare e allargò ancora di più le gambe per facilitare la mia penetrazione. Era fradicia e di li a poco ebbe un orgasmo il cui suono venne tacciato dal mio cazzo che le occupava la bocca. Ero al limite. Si girò verso di me e mi disse che aveva voglia di una colazione molto ricca e senza darmi il tempo per rispondere aumento il movimento della bocca, della lingua e il succhiaggio. In men che non si dica le venni in bocca con una serie di getti di sborra calda che a fatica riusciva a contenere. Non si lasciò scappare però nemmeno una goccia e alla fine dopo avermelo ripulito perbene mi baciò sulla bocca dicendomi che il mio latte era di prima qualità e che quel pomeriggio ne avrebbe munto ...