1. La mia Prof d'inglese 7: ritorno del figlio prodigo


    Data: 13/10/2020, Categorie: Incesti Autore: Prof_emily, Fonte: EroticiRacconti

    ... all’entrata, e entrai dentro di lei, appoggiando il pube sul suo culo soffice, quindi cominciai a muovermi, prima lentamente, “dai, più veloce, più veloce, voglio che mi sfondi quella fregna che ho in mezzo alle gambe” Allora le misi la mano sulla vita e cominciai a scoparla più duramente che potevo, lei gemeva sempre di più “Si, scopami, scopati quella troia di tua madre, ho la figa in fiamma che devi usare la tua sborra per spegnere incendio che c’è lì dentro” Spinsi sempre più forsennatamente, facevo uscire la verga rimandendo dentro solo la capella, poi spinsi dentro del tutto in un sol colpo, sentivo che le pareti si allargavano alla mia pressione, lei rimaneva ferma e continuava a godere del mio cazzo. Ad un certo punto, uscii del tutto da lei, senza accorgermene, spinsi in avanti il bacino, e centrai la sua entrata posteriore entrando per metà, “Ahh, hai sbagliato bucohhhh” Mi ritrassi velocemente, il buco del culo era rimasta aperta, c’era una leggera traccia di sangue, mi stesi su di lei, appoggiando il cazzo, stavolta attentamente, all’entrata della vagina. “Scusami mamma, non volevo” baciandole la schiena come per farmi perdonare. Si girò, e mi guardò con gli occhi lacrimosi per il dolore: “Fa nulla amore, solo che non ero preparata, e se tutto va bene è anche sporco” disse mentre inarcava la schiena, infilò la mano sotto la pancia, preso il cazzo e se lo infilò nella vagina, “Spingi, col piacere nella figa il dolore dovrà passare presto.” Allora mi alzai dalla ...
    ... sua schiena, mi misi in ginocchio, lei alzando il culo non se lo fa sfilare, quindi comincia a muoversi lei, avanti e indietro con quel culo soffice, sbatteva forte sul mio pube, procurando un piacere indescrivibile, dopo circa 10 minuti, lei si stancò, allora la misi alla pecorina, e cominciai a muovere il bacino, muovendomi e sbattendo le mia palle sulla sua vagina. “Sì, continua così, mi piace tanto essere presa così” “Si mammina troiona, ti scopo tutta, in lungo e in largo” le raccolsi i capelli, e li tirai, lei inarcando la schiena si avvicinò a me, allora le presi i capezzoli in mano strizzandoli, impastando le tette. Lei venne di nuovo urlando, ma non ero ancora venuto, e volevo venirle sulle tette, quelle palle di carne formidabili. La feci girare e mettersi seduta sul bordo del letto, io scesi da lì, presi il cazzo e glielo misi in mezzo alle tette, lei capendo la mia intenzione, le premette contro, inglobando il mio cazzo interamente tra quei due massi soffici di carne, e cominciò a farmi una spagnola muovendoli, quando la cappella usciva dall’altro lato del seni, tirava fuori la lingua e la leccava. Quel trattamento mi fece eccitare talmente tanto che le venni, lei mollando la presa liberò il mio pene, lo presi in mano, segandolo furiosamente, i primi schizzi le finirono sulle tette. Quindi puntai il cazzo verso la sua faccia, e il resto finirono sulla sua bella faccina da troia. Mi sedetti in parte a lei, e cademmo entrambi all’indietro, io avevo viso beato, mentre ...