1. La punizione di Melanie


    Data: 18/10/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Yseult, Fonte: RaccontiMilu

    Melanie si trovava in una situazione poco invidiabile.Le braccia legate sopra la testa, i polsi stretti nella morsa della fune che Paul, suo marito, aveva assicurato a una trave del soffitto, i piedini delicati che, racchiusi negli stivaletti alla moda, a malapena sfioravano il suolo.Era successo che Paul l'aveva sorpresa abbracciata con Thomas, il marito della sua amica del cuore Blanche; si trattava di un'effusione innocente, ma Paul, accecato dalla gelosia, l'aveva trascinata nella stanza che tante volte era stata testimone dei loro amori. Ella aveva tentato di protestare, di spiegargli, ma invano: Paul le aveva ingiunto di tacere. L'aveva schiaffeggiata poi, tenendole i polsi dietro la schiena, aveva cominciato a palparle la fica. Si era ficcato un dito in bocca e poi, ben inumidito di saliva, glie lo aveva passato con delicatezza sulle labbra carnose della sua vulva, intorno al clitoride inturgidito, muovendolo con tocco esperto ed esigente, come lui solo sapeva fare.Ancora, e ancora, mentre le stringeva i polsi dietro la schiena, aveva continuato a stimolare le parti più sensibili del suo sesso, mentre lei gemeva di piacere, prossima a perdere il controllo. Era vicinissima ormai all'orgasmo, quando Paul, con deliberata crudeltà, le aveva infilato fulmineamente un fazzoletto in gola, soffocando le sue proteste. Poi, approfittando della sua sorpresa e della sua frustrazione, le aveva legato strettamente i polsi, mentre le assicurava un bavaglio davanti alla bocca, ...
    ... impedendole di emettere alcun suono che non fosse un gemito sommesso.Infine, Paul l'aveva gettata a terra. Cadendo sul soffice tappeto, Melanie non si era fatta male, ma subito si era sentita afferrare e stringere le caviglie da qualcosa di ruvido e resistente. Era il cinturone di suo marito, che Paul usava portare sopra il giustacuore. Ella si era trovata così alla completa mercé di quell'uomo di solito tanto dolce e che ora stentava a riconoscere.Che cosa ha in mente?, si era chiesta, con crescente inquietudine e con la fica ancora calda e bramosa di piacere.Paul le aveva voltato le spalle, per prendere dal fondo del grande armadio un oggetto che lei non aveva potuto riconoscere subito. Era una fune, che suo marito aveva poi passato al di sopra della trave che correva da un capo all'altro della vasta stanza, a più di due metri dal pavimento, sotto il soffitto a capriate. Raccolti i due capi, Paul ne aveva assicurato uno a un anello infisso nel muro (Melanie si era sempre chiesta a cosa servisse); l'altro invece l'aveva lasciato pendere proprio sopra di lei.Egli aveva poi assicurato al capo libero della fune i polsi di lei; tendendo la corda, l'aveva costretta ad alzarsi, ancora impedita dalla cinghia che le serrava le caviglie. Poi, tendendola ancora, l'aveva lasciata penzolare dal soffitto, mentre i suoi piedini sfioravano a malapena il pavimento.Ed ora, Melanie si trovava in una situazione a dir poco imbarazzante; e non poteva uscirne. Cosa voleva farle Paul? Si sentiva ...
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