1. La mia passione per le donne mature 4


    Data: 18/10/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: DADOfortunato, Fonte: Annunci69

    Conosciuto con mia zia il gusto del piacere femminile, e il godimento regalato dalle sue labbra golose, non potevo più farne a meno. Ci Cercavamo e cercavamo sempre occasioni per riuscire a stare soli, e subito ci ritrovavamo ad assaporarci, leccando assetati la nostra eccitazione fino ad esplodere. Non era semplice perché certamente non volevamo rischiare di essere scoperti, ma a lei piaceva stuzzicarmi anche difronte al resto della famiglia: mordeva quelle sue labbra carnose guardandomi languidamente, sfiorava il mio pacco gonfio mal celato, e quando ci salutavamo premeva il suo pube contro il mio, come per assicurarsi fosse sempre duro.
    
    Nonostante questo non voleva spingersi oltre il limite che si era imposta. Sapeva che ero vergine e voleva crescessi nella mia sessualità per gradi, vivendo le mie esperienze anche con ragazze della mia età. Da come ci stringevamo prima di scivolare ognuno tra le cosce dell’altro, da come i nostri sessi ancora nei jeans si cercavano, premendo e sfregando, non era facile resistere per nessuno dei due, e solo le nostre bocche riuscivano ad alleviare la pena. Ma il sacrificio di mia Zia funzionò, e negandomi il piacere di infilarmi dentro di lei, mi spinse a vivere altre esperienze fino a perdere la mia verginità durante il camposcuola del Terzo Superiore.
    
    Eravamo in gita con la classe in Croazia, anzi per essere precisi dovevamo ancora arrivare e viaggiavamo di notte con il Traghetto, praticamente una mini crociera. La sensazione di ...
    ... libertà data dalla lontananza da casa, dal mare, dalla nave quasi tutta nostra e dall’alcol portato in valigia, ci rendeva tutti su di giri e ingordi di nuove esperienze. Finita la prima vodka, anche le ragazze più timide si convincono a sedersi intorno alla bottiglia vuota per il famoso gioco della bottiglia. È il mio turno, e calibrando bene la forza e con un po’ di fortuna riesco a farla puntare verso Sara. Sara è una ragazza timida, con gli occhiali, capelli lunghi e scuri, formosa rispetto alle coetanee e per questo si sentiva grassa, ma io ammiravo le sue labbra carnose, il suo culo generoso, tondo e sodo stretto in leggins neri, e i suoi seni esuberanti per l’età. Appena il collo della bottiglia vuota la punta, arrossisce e sorride, abbassando lo sguardo, mentre tutti intorno iniziano a intonare in coro il classico “Bacioo…. Bacioo”.
    
    Mi alzo e mi avvicino ma ancora non mi guarda, e mentre le sue amichette iniziano a lanciarle qualche gridolino lei risponde con un imbarazzato: -“Mi vergognooo”-.
    
    Colgo subito l’occasione e propongo: -“e se ci spostiamo dillà?”-
    
    Finalmente mi guarda: -“Va bene”.
    
    Nella sala poltrone vuota, seduti uno affianco all’altro iniziamo a baciarci, e la timidezza si scioglie con i baci, e più si scioglie più le labbra si aprono, le lingue si incontrano e si stuzzicano. La mia mano dal collo scende piano verso il seno, lasciandole il tempo di fermarla quando vuole. Non la ferma. La infilo nella scollatura, massaggio le sue tette sode ...
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