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Cuck e mogliettina sottomessi - primi tre capitoli
Data: 19/10/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Koss
... leccai su tutto il corpo. Le leccai i capezzoli, turgidi e duri, le mie mani non stavano ferme l’accarezzavano dovunque. Passiva, ma calda, arrossata e bollente. Poi mi chinai sul suo sesso e la leccai. Dal basso verso l’alto, quando arrivavo al clitoride mi soffermavo e lei vibrava. Ad un certo punto mi mise delicatamente le mani sulla testa. La leccai con vigore e mi soffermai sul clitoride, lo succhiai e lo morsi delicatamente. Venne sussultando, vibrando e gemendo. Guardai in su e la vidi con gli occhi chiusi, beata e sorridente. Mi stesi accanto a lei e lei si abbracciò al mio corpo addormentandosi. Non durò neanche 10’, poi lei si svegliò e mi disse – sei un bastardo. – La guardai – e non sai neanche quanto – le risposi. - Ho tradito mio marito per la prima volta. – Era una constatazione che non mi sembrò che la sconvolgesse poi più di tanto. Infatti mi disse – ma quanto ho goduto, non pensavo potesse essere così bello. E non mi hai ancora neanche penetrata. - Poi aggiunse sorpresa - cosa intendi dire quando ammetti che sei un bastardo? – - Lo scoprirai presto – le risposi. - E cioè? – disse lei. La presi per i capelli, la tirai in piedi. Protestò, ma cedette. – Non mi resistere le dissi, - mettiti in ginocchio. Stavolta, sia pur lentamente, obbedì. Tirai giù lo zip dei pantaloni ed estrassi il mio cazzo che aveva urgente bisogno di lenimento. Lei era tornata pigra e passiva anche se non si opponeva. La presi per i capelli, le levai gli occhiali che ancora indossava e ...
... guardandola negli occhi spinsi il mio cazzo contro le sue labbra. Le socchiuse e la forzai. – Limitati a tenere le labbra socchiuse – le ordinai – e guardami mentre ti fotto in bocca. – Soggiogata, Valentina ubbidì ed io iniziai a fotterla, senza fretta, con calma e metodo. A lungo, ma senza forzarla sbattendoglielo in gola, volevo che pure lei lo apprezzasse. Solo la cappella che entrava ed usciva. Continuavo a guardarla negli occhi e non le permettevo di abbassare i suoi, quando lo faceva la prendevo per il mento e la riposizionavo. – Guardami – le dicevo accarezzandola su una gota. E lei mi guardava, lo sguardo miope un po’ annebbiato, ma fisso sul mio viso e nei mei occhi. Ogni tanto l’accarezzavo sulla gola per aiutarla a prenderlo. Poi quando vidi che era spossata uscii da lei e le permisi di prendere fiato. Mi spogliai mentre lei si riprendeva. Poi le passai le mani sotto le ascelle e la tirai in piedi. La rimisi stesa sul divano, le allargai le gambe e finalmente mi distesi su di lei e la penetrai. Lei mi prese tutto e mugolò felice di accogliermi. La scopai con ferocia, senza nessuna delicatezza. Valentina apprezzava e godeva, un mugolio sommesso, continuo e crescente. Quando vidi che stava per venire mi fermai e lei continuò a spingere il bacino in su. Ma il mio peso la bloccò e fu costretta a rimanere ferma, solo la sua fica continuava a pulsare. Entro poco sarebbe venuta anche senza il contributo del mio stantuffo. Allora uscii da lei e la girai sulla schiena. Le ...