1. IL TUTOR


    Data: 19/10/2020, Categorie: Voyeur Masturbazione Autore: sleeppig, Fonte: xHamster

    ... possibilità di trovare il suo principe azzurro. Ero troppo pretenziosa, troppo calcolatrice, troppo superiore alla normale condizione maschile; se un principe, adatto a me, avesse mai dovuto esistere, probabilmente era perché io l’avevo costruito e programmato! Non avendolo ancora fatto, non potevo essere fiduciosa di trovare un degno compagno per la vita.Affacciandomi sul mondo femminile, trovavo le donne eccessivamente vezzose e vuote, non destavano insomma il mio interesse; soprattutto non mi eccitavano. Quelle valutazioni mi rassegnarono.Condividevo il mio tempo libero con tre persone, Roberta e Clara, biologhe, un po’ bruttine e sicuramente più sfigate di me, che passavano giornate intere nel laboratorio analisi dell’università a far finta di avere un impiego, e Roberto, ingegnere, assunto da uno studio di progettazione locale, di spiccata intelligenza ed umorismo ma fisicamente un po’ bruttino, tanto che, se lo si intravedeva nella penombra, pareva un cadavere vivente!Avevo un unico hobby, che adoravo profondamente: nuotare.Tutte le sere, prima di rincasare, andavo in piscina a farmi una cinquantina di vasche. Era uno sport che cominciai da bambina e che non smisi mai di praticare; mi faceva sentire bene, nuotavo, in totale assenza di rumori, ero libera e leggera nell’acqua, io ed i miei pensieri.Sicuramente, negli anni, quell’attività fisica ha sagomato e modellato il mio corpo, divenendo agile, sinuoso e ben definito.Il mio modo di vestire, scialbo e ordinario certo ...
    ... non lo esaltava, non lo metteva nella giusta mostra, non lo valorizzava.Ma per chi dovrei farlo? – mi chiedevo- per qualche idiota cascamorto?Quando all’età di diciannove anni, ebbi una relazione di qualche mese con un ragazzo, al quale concessi per la prima ed unica volta il mio corpo; immediatamente mi resi conto di quanto squallidi fossero i rapporti con l’altro sesso senza amore e passione. Io, nella circostanza, utilizzai quel ragazzo, bravo ed educato, per perdere la mia verginità, così da mettermi in qualche modo in pari con le mie coetanee, liberandomi, finalmente, di un peso, un impedimento, una sensazione di inferiorità fisica e psicologica. Ma, con quel gesto, compromisi in qualche modo la mia disponibilità psicologica per allacciare nuovi rapporti con altri ragazzi.Archiviai quell’esperienza con un bel “fatto!” chiudendomi in me stessa.Paradossalmente mi sentii più libera di gestire il mio corpo, in modo autonomo, soddisfacendo tutti i miei quotidiani desideri sessuali, che la mia fantasia generava.Il tutto senza impegni interpersonali, perdite di tempo e distrazioni varie.Così facendo, potevo vivere la vita con massima efficienza, risparmiando tempo, ansie inutili ed imbarazzanti dovute ad ingannevoli innamoramenti.Conseguii così una sfilza di 30 agli esami universitari.Mi laurearmi in pochissimo tempo.Avevo trovato un equilibrio tra la mia mente ed il mio corpo e stavo bene. Il solo pensiero di dover cercare qualcuno, come un ragazzo, per ascoltarlo e perderci ...
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