1. Senza via di scampo


    Data: 21/10/2020, Categorie: Etero Autore: iprimipassi, Fonte: RaccontiMilu

    Esiste un serpente, nell'Africa sub-sahariana, noto per la sua pericolosità. Un predatore spietato. Gli basta un minimo, fugace contatto per iniettare il suo veleno nel corpo di un essere umano, un solo istante per uccidere un uomo nel giro di pochi minuti.L'unica è stargli alla larga. Sperare di non incrociare il suo percorso, evitarlo, nonostante il fascino che questo rettile rapido e letale può esercitare su un appassionato o un avventuriero.Perché lo cito? Be', in primo luogo perché anche il tuo fascino, come il suo, non può essere negato.Non l'attrattiva dei tuoi occhi grandi, scuri, penetranti. Del tuo sguardo intenso, in grado di essere provocante o altezzoso, gelido o incendiario, e di mutare dall'uno all'altro sentimento in un solo istante.Non la bellezza quasi artistica del tuo viso, che pare pennellato con certosina precisione da mani esperte e sapienti. Un volto armonico, simmetrico, con tratti dalle ingannatrici fattezze angeliche.Certamente, non la sensualità del tuo corpo. Dei tuoi seni abbondanti da stuzzicare, strizzare, mordere, da stringere attorno al mio sesso per renderlo turgido, pulsante, per stimolarlo con essi fino a schizzare, a ricoprirli del mio piacere, del mio odore, del mio sapore. Della tua pelle da baciare in ogni centimetro, in ogni sua piega, da assaporare con fervore e avidità, tanto da arrossare il suo consueto candore. Delle tue cosce tornite e dei tuoi glutei morbidi da impastare a piene mani per afferrarti, bloccarti, affondare nella ...
    ... tua carne senza lasciarti scampo. Del tuo sesso gonfio e umido nel quale tuffarsi per divorarlo, berlo, riempirlo e scoparlo con veemenza fino a renderlo aperto, fradicio, irritato.E, naturalmente, non la perfezione delle tue labbra tumide, che sembrano richiamare l'attenzione di altre labbra che le sfiorino e assaggino, denti che le imprigionino e segnino, lingue che ne percorrano le linee sinuose e arrotondate. O della tua lingua sbarazzina e guizzante, che non riesco a non immaginare impegnata a torturare il mio membro eretto, ad accarezzarlo, gustarlo, investirlo col calore del tuo fiato e umettarlo della tua saliva per prepararlo a possederti.Ma non solo per tutto questo.Bensì, anche per il rischio. Il rischio insito nel cedere alle tue provocazioni, nel lasciarsi travolgere dalla voglia, dalla passione, nel lasciarsi sedurre da te. Nell'abbassare la guardia anche solo per un istante ed esporsi al pericolo. Proprio come con quel serpente, una simile ingenuità potrebbe essere fatale.Per me, almeno. Che non amo le mezze misure. Che pretendo che un tentatore tenti e voglia tentare solo me. Che non voglio essere una preda, ma l'unica vittima designata. Che so di non esserlo, che non potrò mai esserlo. Che questa cosa mi annienterebbe. E che quindi, con non poca fatica, sto alla larga.Alla larga da quel corpo, da quegli occhi, da quel viso, dalla sorgente del peccato che rappresenti. E soprattutto da quelle labbra, che basterebbe anche solo sfiorare per precipitare nell'abisso. ...
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