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Maschi da riproduzione
Data: 22/10/2020, Categorie: Incesti Autore: TATO
... e poi a papà, e accettai. Mi sposai l'anno dopo a giugno, lei era veramente stupenda, una vera donna, quinta di seno, uno e ottanta, un fisico da star, una figa e un culo sfondati da anni di marchette da alto bordo, per circa otto anni, è stata una prostituta richiestissima in Germania, e poi rientrata, doveva sposare un benestante per coprire i capricci e il suo passato, io andavo benissimo. Il giorno del matrimonio, credo, che i presenti maschi, non gay, se avessero potuto, mi avrebbero ucciso pur di averla, era stupenda nel suo abito nunziale, scollatura pazzesca, tacchi 10, e io non ero male, sono belloccio, e alto, e passammo tutto il giorno a sentirci i complimenti, e anche, io per la cronaca, sentirci anche insulti, del tipo, essere stato avvicinato da chi sa cosa sono, e dirmi, ma frocio e come cazzo farai a scopare stà figa se lo prendi solo nel culo?, e credetemi, chi mi parlava, me lo infilava spesso il cazzo nel culo, io sorridevo e non dicevo nulla, poi arrivò la fine della cerimonia e tutti a casa. Una volta a casa nostra, soli, Anna in camera da letto, fece scivolare a terra il vestito e rimase in reggicalze calze e scarpe , tutto bianco, mi guardò, si sedette sul letto, aprì le gambe e mi disse, ora maritino mio, spogliati e scopami, sarai frocio, ma non puoi resistere a questo ben di dio, lo feci, mi spogliai e una volta nudo, vidi che il mio cazzo, che di solito era moscio, si stava indurendo, e poco dopo Anna mi stava facendo un pompino da favola, e devo ...
... dire che era anche bello sentorselo succhiare da una donna, poi poco prima che venissi, si staccò, e mi fece leccare la sua figa, aveva un buon sapore intenso, un poco acre ma ottimo, e mentre la leccavo, pensavo a quanti cazzi erano entrati li dentro, poi dopo che lei venne, mi fece salire sopra, sollevò le gambe, aprì le sue meravigliose cosce, e si infilò il mio cazzo in figa, e mentre la montavo, la baciavo, e le toccavo il seno, stupendo, duro come il marmo, e mentre la pompavo, lei mi diceva, di sfondarla, che era abituata a cazzi ben più grossi, e che dovevo fare alla svelta, perché doveva andare a casa del nostro testimone, a passare la notte, e che voleva sfatare il fato che nessuno di noi ha scopato la propria moglie e così venni, copiosamente in Anna, le sborrai dentro il mio seme, e poi scivolai fuori, e rimasi ansimante a guardarla. Lei come una vera professionista quale era, si alzò, si andò a ripulire, e poi tornò in camera, era stupenda, aprì la borsa, prese uno stic, e me lo gettò, lo guardai, erano pillole anticoncezionali, bene tesoro, buttalo, da oggi smetto, e quindi rimarrò gravida, non certo da tè, chiaro, e quindi, di al tuo Luca, che se ha pazienza, dopo aver concepito un paio di figli, potrete sposarvi, e tu farti tagliare quel coso che chiami cazzo, poi si avvicinò, salì sul letto e aggiunse, vedi maritino mio, in germania, prendevo cazzi enormi, e più erano grandi più pagavano, il massimo era quando volevano il mio culo, li allora, o erano enormi, o ...