1. La Caposervizio


    Data: 24/10/2020, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Lesbo Dominazione / BDSM Autore: Viktorie

    Scommetto che &egrave capitato a tutti e tutte voi, prima o poi, di incontrare qualcuno �antipatico a pelle�.E� qualcosa che non ha una ragione razionale di essere, magari quella persona non compie gesti fastidiosi contro di noi, non parla male di quello che facciamo, magari &egrave anche cortese, e lo siamo anche noi, eppure�Eppure c'&egrave sempre un filo di tensione, di �stronza/o� sulla punta della lingua, un 'cazzo vuoi� che riecheggia nella testa ad ogni domanda che ci rivolge�Sì, scommetto che &egrave capitato, che questa cosa vi &egrave familiare.Ed ecco che potete capire come fosse il mio rapporto con la mia caposervizio.Arianna era una donna a suo modo affascinante, molto attenta ai modi di porsi e di parlare in ufficio, sempre molto professionale nel gestire i problemi a lavoro.E costantemente pronta a rimbeccare qualcuno, a sottolineare un errore, un'inesattezza, o anche solo a moderare un entusiasmo troppo vivace, come &egrave di solito il mio a lavoro.Sono esagerata, energica, in molti miei modi, ma sul posto di lavoro questa cosa non &egrave mai stata vista negativamente. Meglio avere qualcuno di esuberante ma attivo, che un automa privo di ogni passione, no?Per Arianna, no.Cominciò a lavorare da noi verso Ottobre di qualche anno fa, e in capo a un mese �Herr Figa di legno� o �Tailleur� erano sinonimi di �Arianna� o �caposervizio�. Era seria, fredda e precisa oltre il suo ruolo, e noi tutti troppo grandi per accettare una specie di vecchia zia single con un ...
    ... pessimo carattere senza provare fastidio!�Fastidio�, un termine adeguato, che accompagnava ogni mia interazione con lei, e quasi certamente, viceversa, da come sembrava più che pronta a punzecchiarmi su ogni argomento, pure quelli personali, come trovarmi a salutare molto calorosamente il tizio con cui uscivo all'epoca.Ma &egrave qui che le cose presero una piega molto inaspettata e molto divertente�Ricordo l'esatto momento in cui mi staccai dalla bocca del mio lui, cercando di contenere una risposta di un'acidità tale che avrei sciolto il marciapiede, e di aver incrociato lo sguardo di lei che lo guardava. Per un istante vidi chiaramente un lampo nei suoi occhi e una microscopica vampata sul suo viso, sempre molto a modo e serio.�Scusami, ma siamo ancora fuori da lavoro, potrò avere la mia privacy?� chiesi aspramente. La risposta di Arianna, fulminea, la riportò nel suo mood da Herr Figa di Legno.�Non penso ci sia privacy quando sei attaccata a lui come una ventosa in mezzo alla strada!�Per fortuna il mio lui, al secolo Alessio, alzò le spalle ben proporzionate e adducendo scuse di lavoro spezzò la discussione e si levò anche poco cavallerescamente dai coglioni.In ascensore Arianna non riuscì a trattenersi dal chiedere.�� Da quanto vi vedete?��Un po�.��Mi pareva avessi un ragazzo un mesetto fa�� sottolineò lei.�No. Uscivo con un altro ragazzo, ma chi frequento e ogni quanto cambio compagnia penso proprio -quasi letteralmente- che siano ca�Si miei.� risposi in un sibilo, certa ...
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