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Risultato squisito
Data: 02/11/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999
Oggi è una bella giornata primaverile, il sole è già caldo, io sono alla finestra e osservo la vita che pulsa e che scorre, l�inverno si sta allontanando e la natura si sta magicamente risvegliando con tutti i suoi colori, i suoi odori e la sua allegria, visto che anch�io mi sto scuotendo dal lungo letargo invernale. In quel momento lo squillo inaspettato del telefono m�allontana distogliendomi lestamente dai pensieri, perché è mia madre che mi sorprende chiedendomi:�Indovina un po� chi c�è qui?�.La sua è una risposta leggermente intricata e oscura, perché da come si è espressa non è certo una delle usuali persone che vengono a farci visita, tuttavia pur sforzandomi nell�intento non riesco a individuare il prezioso ospite della mamma. A un tratto sento però la sua voce che annuncia:�Ciao Apollonia�.Diamine, da non crederci, giacché da parecchio tempo nessuno mi chiamava più in tal modo. Bartolomeo, ebbene sì, è proprio lui. Va di fretta, parliamo cinque minuti, però mi rivela che la prossima volta che ritornerà a Chieti andremo tutti a cena fuori. In quel periodo mia madre aveva in custodia le chiavi d�un piccolo circolo estivo per studenti e Bartolomeo aveva conquistato l�attenzione, l�interesse e la simpatia di mia madre e non per ultimo anche la mia. Io rimango alla finestra, chiudo il telefono e la mia mente comincia a volare indietro nel tempo. Ero molto giovane in quel periodo, lui dieci anni più grande di me, a ...
... portata di mano, dentro casa: bello, simpatico, aperto, affascinante e naturalmente amante del meraviglioso mondo femminile. Bettina, Cristina, Franca, Lorenza, le sue amiche che spesso telefonavano:�No, Bartolomeo al momento non è in casa� - era la mia abituale e solita risposta, tagliando corto e chiudendo in tal modo l�argomento.Lui avrebbe dato volentieri due sculaccioni sul mio sedere per punire la mia scortesia, sennonché un giorno lo fece facendomi pagare quello sgarbo rincorrendomi per tutta la casa e una volta raggiunta la sala m�acchiappò per un braccio, si sedette sul divano e mi sdraiò sulle sue ginocchia. Alzò la gonna e abbassò le mutandine di cotone bianche con i fiorellini rosa, quella posizione mi eccitava oltremodo, il cuore batteva forte e l�attesa della sculacciata aumentava i battiti, giacché in seguito arrivò sonora e abbastanza forte, ma non troppo. Io traballai, perché non credevo che lo facesse per davvero, in quella circostanza feci finta di piangere e lui cominciò ad accarezzare lievemente le mie natiche:�Hai proprio un bel culetto, non c�è che dire, sei la più bella donna che io abbia mai visto� - mi disse lui alquanto aizzato.Quel gioco sennonché continuò nel cercare di conquistarlo ogni giorno usando tutte le armi della seduzione, per attirarlo a me, impressionarlo e provocarlo sfrontatamente. Mia madre vigilava, ma il suo lavoro non le permetteva una presenza costante, io entravo in camera sua mentre studiava concedendomi a lui come una ...