Un'avventura fuori casa.
Data: 03/11/2020,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Dominazione / BDSM
Trans
Altro,
Autore: ginoattis
... per tre, forse per l'abitudine a tenere lezione giorno per giorno, in classe, da molti anni.La sua casa era una villetta di due piani immersa nel verde, abbastanza isolata dal centro urbano, ma non troppo fuori mano. Un giardino ben curato, con un prato perfettamente rasato, contornava la struttura. A sua volta il giardino era circondato da una fitta siepe, che nascondeva un muretto. La siepe si interrompeva solo per la lunghezza di un cancelletto, non più grande di una normale porta.Entrammo dentro e sostando nell'ingresso, che poi era in realtà una sorta di soggiorno, chiesi dove dovevo lasciare il piccolo bagaglio che mi portavo dietro.-Le camere da letto sono al piano di sopra-, mi rispose la donna -Dai a me, li vado a sistemare io che devo andare su, tu mettiti pure sul divano, che magari ti fai un'altra dormitina-, rise garbatamente.Diventai rosso all'improvviso, dimenticandomi anche di ringraziarla per quel "trasporto merci" che non le competeva. Avrei dovuto offrirmi di farlo da solo, ma quando mi venne in mente lei era già arrivata quasi alla fine delle scale che portavano al secondo piano.Mi guardai un po' attorno. Il divano era rivolto verso la porta d'ingresso, ed aveva accanto due poltrone. In mezzo a queste, un tavolino basso di legno e vetro, parzialmente coperto da riviste e soprammobili. Di fronte al divano, sulla destra della porta d'ingresso, una grande tv a schermo piatto adagiata sulla parete. Per terra completava l'arredamento un grande ...
... tappeto.Dall'altra parte della stanza, sulla sinistra, un tavolo rotondo faceva bella mostra di sé, assieme a delle sedie in legno che riprendevano il colore chiaro del mobilio di tutta la stanza.Seduto su di una poltrona, mentre osservavo il fondo della stanza che portava ad altri ambienti, probabilmente una cucina e un bagno di servizio, la mia amica stava tornando giù. Erano passati una ventina di minuti, che avevo ingannato anche leggendo qualche rivista di quelle sul tavolino. Fra quelle, aveva colpito la mia attenzione un catalogo di biancheria, che avevo scoperto essere un po' "spinto". Per evitare imbarazzi l'avevo rimesso sotto tutti gli altri periodici appena avevo sentito i suoi passi avvicinarsi.Lei intanto si era cambiata d'abito: al posto del jeans e della polo, con cui girava in città qualche ora fa, adesso indossava una gonna comoda ed una camicietta; era una donna veramente bella, nonostante l'età non più giovanissima. Ma certamente quel che colpiva di più in lei erano le dimensioni. Tutt'altro che grassa, era comunque incredibilmente imponente. Più alta di me di una decina di centimetri, poteva sicuramente essere scambiata per una giocatrice di pallavolo o pallacanestro; io, infatti, non ero affatto basso.Nonostante l'altezza, però, il suo aspetto non era assolutamente allampanato o dinoccolato, anzi! Appariva senza dubbio in carne, pur senza essere grassa. L'aspetto era "morbido", per così dire.Chiacchierammo del più e del meno fino a metà pomeriggio, poi mi avvertì che ...