1. Fantasie avverate (quinta parte)


    Data: 10/12/2017, Categorie: Prime Esperienze Tabù Voyeur Autore: BelMoroItaliano, Fonte: xHamster

    Mia Moglie Anna “Il Nostro Amico Salvo” II ParteDal tavolo vidi Salvo uscire dalla parte dei bagni, ma non venne subito verso di noi, cercava qualcuno, poi lo vide e gli si avvicinò, era il cameriere che ci serviva al tavolo; parlarono per un attimo e vidi che questo mise qualcosa nella mano di Salvo il quale mise subito in tasca.Quando ci raggiunse al tavolo trovò mia moglie seduta sulle mie gambe e disse: “questa sera stiamo mandando in confusione qualcuna delle persone presenti qui dentro, si staranno chiedendo di chi è moglie la tua Anna, o se è un accompagnatrice” .Quando la chiamò con quel termine ebbi un sussulto all’uccello, era vero, se qualcuno ci stava guardando o stava capendo qualcosa, la mia Anna poteva passare per una escort in compagnia di due uomini; quel pensiero aumentò la frenesia dei miei pensieri, mi piaceva.Proposi un’altra bottiglia e Salvo disse che già era stata ordinata, ma non al tavolo; dalla tasca tirò fuori una chiave dicendomi di aspettare 5 minuti al tavolo e dopo di uscire dove c’era la reception e di prendere le scale in legno che c’erano sulla sinistra e di salire al piano superiore, l’ultima stanza in fondo al corridoio.Porse la mano ad Anna e la fece alzare dalle mie gambe, come se fosse sua moglie, non aggiunse altro e quando cominciarono ad allontanarsi vidi lo sguardo di Anna che non mi lasciava un attimo, aveva un sorrisetto malizioso.Li vidi scendere i 2 scalini della nostra zona sopraelevata dove stavamo e vidi il braccio di ...
    ... Salvo cingere la vita di mia moglie, la mano aperta scendeva sempre di più sul culo.Mi ritrovai solo al tavolo, in compagnia delle mille emozioni che stavo provando e la mia mente volava a quello che stava per accadere; mi alzai e andai verso la reception, ma non salii subito le scale, uscii fuori a fumarmi una sigaretta; dopo il nervosismo dell’inizio serata ero tornato sereno e complice del gioco che stava conducendo Salvo, era stato bravo, stava interpretando quello che gli avevamo chiesto e la mia curiosità andava a quello che stava accadendo sopra.Salii le scale e andai verso la porta indicatomi, era socchiusa e la aprii piano, la stanza era grande con tetto mansardato e non molto alto, una luce soffusa arrivava da grandi lampade poggiate sul pavimento di parquèt, al centro dei divani in pelle nera posizionati a cerchio intorno ad un puffo grande che doveva servire per dormire, ci andavano bene anche tre persone, più che una stanza sembrava un salone di una grande casa americana; in fondo vidi una vasca idromassaggio jacuzzi montata sopra il pavimento incorniciata da un mosaico di marmi colorati, restai impressionato da quel lusso.In un angolo più buio della sala era posizionata una scrivania di legno massiccio e fu li che nella penombra vidi la sagoma di Anna, ma a mezzo busto, ci era seduta sopra, ma dall’altra parte e mi dava le spalle; non vedevo Salvo, ma mi bastò vedere i movimenti della testa di mia moglie per capire che aveva la sua testa tra le cosce.Oramai si ...
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