1. BondageAgency


    Data: 04/11/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Carlo Rope

    ... l'interno della mia auto dal finestrino abbassato. “Serve un passaggio?” Dico io. “Oh sì, grazie, la mia auto mi ha abbandonato” fa lei indicando una Yaris rossa parcheggiata poco indietro. “Sali pure” mi allungo nel gesto di aprirle la portiera. “Grazie.” “Dove sei diretta?” “Dovrei andare a casa, ho una faccenda urgente da sbrigare, poi con calma penserò a come recuperare l'auto.” “A casa?... E dove abiti?” “Oh non preoccuparti abito a tre isolati da qui, in un attimo si arriva.” Fa una pausa e mi lancia un'occhiata da testa a piedi. “Che c'è?” le domando senza curiosità. “No, è che non vorrei averti creato un intralcio, magari tu eri diretto da un'altra parte.” “Niente affatto, vagavo senza meta annoiato in cerca di emozioni nuove.” Ecco un buono spunto per iniziare il lavoro, lei è agile e lo prende al volo. “Ehi! Non sarai mica...” “Cosa...” “No, voglio dire...sai si sentono tante brutte storie.” “Certo! E adesso non mi dire che non ve le cercate!” Faccio una pausa e le faccio una radiografia con gli occhi mentre siamo fermi a un semaforo. “Cosa vuoi dire?” “Beh, ...te ne vai in giro vestita così e fai l'autostop invece di chiamare il soccorso stradale e poi magari hai il coraggio di lamentarti se qualcuno...” “Ah scusa devi svoltare a destra al prossimo incrocio!” Eseguo l'ordine e non parlo più. “Dicevi?” Incalza lei. “Odio essere interrotto!” Con molto disappunto. Continuo: “Stavo dicendo che te ne vai in giro attirando l'attenzione, ti fai dare passaggi da ...
    ... sconosciuti e poi ti permetti di giudicare e di chiederti che tipo sia io, sarà una brava persona? E se fosse uno stupratore? E se fosse un rapinatore, un maniaco... Che cazzo ne sai!” “Non scaldarti così, stavo solo pensando” “Si stava solo pensando!” Faccio io con una smorfia finale che distorce la parola pensando, al che lei: “Prossima strada a destra, al 29 siamo arrivati!” “Vedi, non hai il minimo rispetto, siamo qui a parlare e mi ordini dove andare, adesso ti faccio vedere io cosa vuol dire prendere ordini!” Mi sfilo le manette dalla cinta e gliele porgo, i suoi occhi si fanno più grandi, più luccicanti, la vista dei bracciali di metallo la esalta, non si può non notare. “Mettitele e stringi bene!” “Mah...” “Non costringermi a farti male.” Le dico afferrandola per la nuca “ Muoviti ammanettati!” Lei esegue trovandosi così con le mani legate. Nel frattempo fermo l'auto sotto al civico 29, una piccola villetta a schiera, che detto così fa tanto figo, ma nella pratica non si tratta che di un condominio sdraiato. “Così abiti qui... Com'è che ti chiami?” “Federica” Dice a bassa voce, ormai calata nella parte di bondagetta. “Brava Federica! Non avresti dovuto accettare un passaggio da uno sconosciuto, adesso non fare mosse strane e segui le mie istruzioni.” Scendo dalla macchina e vado ad aprire il suo sportello, le copro le mani ammanettate con un foulard che ha nella borsetta. “Adesso scendi e apri casa come niente fosse, se incontri qualcuno di che sono un tuo collega e non ...
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