Il ricatto del mio vicino ( 3° parte ) - Racconti Erotici

Il ricatto del mio vicino ( 3° parte )

... costretta a lavarla con il solo getto della doccetta, le dita avrebbero potuto provocarmi un orgasmo lacerante, ero eccitata allo spasimo, ero come una corda di violino tirata al punto giusto da emettere il suo inconfondibile suono non appena fatta vibrare dal suo corrispondente archetto. Mi asciugai con cura e misi il pigiama, ero pronta per raggiungere il mio Federico per dargli il meglio di me, forse per farmi perdonare visto che a breve per cause di forza maggiore avrei dovuto di nuovo tradirlo, e proprio questo pensiero che fece ricordare di leggere l’SMS arrivato poco prima.

“ E brava la mia puttanella, tu non lo ammetteresti mai ma le tue mutandine bagnate provano che il gioco ti sta piacendo. Bene, assodato questo fatto ti informo che da questo momento il tuo corpo è di mia proprietà fino a quando lo riterrò opportuno. Dovrai eseguire alla lettera tutti gli ordini che di volta in volta ti impartirò ogni rifiuto o ogni trasgressione comporterà una punizione non sindacabile. Domani comunicherai a scuola e a quel cornutone del tuo ragazzo che sei malata, per questo motivo non potrai uscire di casa.

Fino a quando sarai mia ti è proibito scopare con il tuo ragazzo e con qualsiasi altro dei tuoi amanti. Ricorda che sei sotto costante controllo perché dal mio appartamento sento qualsiasi rumore, ho messo dei microfoni da muro ad alta sensibilità che registrano 24 ore su 24. Stessa cosa vale per la tua porta di casa, una telecamera registra continuamente. Per oggi ho finito, se ne riparla domani mattina “.