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Trans al bar (3)
Data: 14/11/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio
... quindi, torna a dedicarsi anima e corpo alle meravigliose albicocche alla base del cazzone del mio boy. Mentre una mano torna ad infilarsi tra le cosce, l’altra stringe la verga e la masturba lentamente. Il polpastrello del pollice tortura il frenulo e la lingua lappa le palle e risale lungo l’asta, per poi riscendere e titillare nuovamente i lombi. Enrico osserva le pratiche messe in atto dalla puttanella, impassibile: è ormai abituato a qualsiasi carezza e attenzione e difficilmente qualcosa riesce a portarlo al piacere estremo se non è lui a volerlo. È sempre lui a condurre il gioco, come si conviene ad un professionista del sesso. All’improvviso, con un balzo qualcuno salta sul palco. Se non vedo male, si tratta dello stesso bel ragazzo che poco fa si è sbattuto il trans. “Merda! Se si spompa completamente come faccio poi a farmi scopare da lui? Mi piaceva, cazzo!”, penso tra me e me. Il tipo si dirige lentamente verso i protagonisti della scena, si sdraia supino e si infila tra le cosce di Gino. Solleva leggermente il capo ed estrae la lingua, iniziando un cunnilingus che scuote tutto il corpo della troietta. Un gemito acuto, soffocato dai coglioni di Enrico che gli riempiono ancora la bocca, fuoriesce dalla gola del trans, e il suo culo si struscia sulla faccia del ragazzo di modo che la fica sia lubrificata bene in ogni angolo. Il cazzo del tipo a terra sussulta spinto dall’afflusso di sangue e s’ingrossa sempre di più, finché diventa dritto e duro ...
... come il marmo. In me avverto un brivido che mi percorre la schiena fino al buco del culo. La mia rosellina si dilata, solleticata dall’idea di quella mazza conficcata dentro di lei. Spero tanto di riuscire a farmi sbattere dopo, nel privé! D’un tratto, Enrico afferra Gino da sotto le ascelle e lo tira su. Quello scavalca il ragazzone e smanetta per introdursi la sua minchia in corpo. Il glande sparisce in fretta, mentre il resto dell’asta sprofondo nella vulva di Gino molto più lentamente, ma comunque fino in fondo. Il culetto piccolo ma burroso del trans sbatte contro le cosce del gigantone; poi si solleva un po’ e torna giù di colpo. La troietta ha cominciato a scoparsi il cazzo di Enrico, con movimenti dapprima lenti e poi sempre più veloce. Si stende sullo stallone, appoggiando gli avambracci sulle sue spalle, e con potenti colpi di reni ne percuote le gambe con i suoi glutei. Il mio ragazzone prende la puttanella per la nuca e la tira verso di sé, praticandogli un profondo lingua-in-bocca, mentre quella si strugge per il ciclone di sensazione che la sta dominando. Un dito lucido di Enrico gira intorno al corpo di Gino e si intrufola tra le sue chiappe, cercando la rosellina. La trova e l’accarezza; poi, con una maggiore pressione, la viola. Un urletto del trans si diffonde per la sala, e altri ne seguono man mano che la falange del gigantone gli profana lo sfintere. Questa seconda penetrazione aumenta l’eccitazione della troia, che accelera la cavalcata dello ...