1. Convocazione


    Data: 16/11/2020, Categorie: Scambio di Coppia Autore: HermannMorr, Fonte: Annunci69

    ... specificamente per farle da cavaliere e autista.
    
    Così lo tenne a bada tutto il giorno, pranzarono nella saletta riservata di un bel ristorante, anche dopo pranzo rimasero li a lungo a esaminare le pratiche del lavoro.
    
    Intanto sotto il tavolo lei gli posava un piede nudo sul pacco e se lo faceva massaggiare.
    
    Poi film di Bergman a casa e coccole, però niente mani tra le gambe.
    
    Infine, quando era arrivata l'ora e si trovavano per strada, Mario non era dell'umore migliore e guidava in silenzio, ma tanto parlava lei per tutti e due.
    
    Il locale era un rustico di mattoni bianchi, ristrutturato, abbastanza ampio da permettersi un giro di alcove private attorno al salone comune.
    
    Si entrava solo in coppia e ogni coppia riceveva la chiave di una alcova, i tavoli nel salone erano bianchi, tondi, e ognuno aveva due divanetti. Un solo cameriere prendeva le ordinazioni con molta discrezione, chill-out a volume molto basso.
    
    Fecero una rapida perlustrazione prima di sedersi e ordinare, serata morta, poca gente, Mario ne fu contento e mise il braccio attorno al collo dell'amante per poterle pizzicare un capezzolo sotto l'abito da sera. Forse dopotutto avrebbe avuto l'intimità che desiderava.
    
    La prima coppia che arrivò a proporsi era troppo giovane, carini, ma poca esperienza, nervosi, non se ne fece nulla.
    
    E l'Erminia cominciava a dare segni di noia e Mario si vedeva già a letto con lei. Forse avrebbero dormito subito, avevano tutta la mattina dopo per ...
    ... recuperare.
    
    Ma allora arrivarono loro.
    
    Lui: manzo romagnolo che probabilmente dieci anni prima faceva il bagnino, capelli ricci neri, camicia rosa, occhi fissati in quelli dell'Erminia dal primo istante.
    
    E lei con nonchalance spostò la mano che l'amante gli teneva sulla poppa.
    
    La moglie di lui: capelli come il marito, ma li finivano le somiglianze.
    
    Era sulla trentina, piccola, magrolina, olivastra, naso aquilino, occhi vivi.
    
    Occhi scintillanti di vita, doveva essere simpatica, ma al Rossi in quel momento non gli andava di socializzare.
    
    Anzi il Rossi tenne il broncio per tutto il tempo, mentre le cose andavano per il loro verso e alla fine la sua resistenza passiva si dimostrò inutile.
    
    Il manzo e l'amante presero una delle chiavi e si alzarono per andare a conoscersi meglio, come si dice.
    
    Solo allora lui aprì bocca per rivolgere una parola al tipo.
    
    " Una sola raccomandazione: fagli male. A lei piace. "
    
    L'Erminia rise come se fosse stata una battuta molto spiritosa e si avviò all'alcova con manzo a seguito.
    
    Lui rimase solo col suo bicchiere di Campari, e la moglie del manzo andò a sedergli vicino. Anche senza toccarla si sentiva la leggerezza del suo corpo.
    
    " Geloso ? "
    
    " No. Siamo venuti qui tante volte.. E' solo stasera che mi ha preso male. Mi spiace. "
    
    Quella intanto si stava accendendo una paglia.
    
    " Io sono gelosa molto invece. Vivo con l'incubo di non vederlo tornare da quelle stanze, un giorno. "
    
    “ Però sei qui “
    
    “ Vero, ogni volta ...