Il primo uccello
Data: 11/12/2017,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Trans
Autore: Ricciocapriccio, Fonte: RaccontiMilu
Piccola premessa: questo racconto si compone di una parte completamente vera e di una parte in cui la fantasia prende il sopravvento.Mi chiamo Roberto ho 30 anni e ho scoperto di essere bisessuale circa due anni fa, quando conobbi in discoteca Monica, era vestita con un mini abito di pelle che lasciava scoperta la parte superiore della schiena e copriva a malapena il sedere.Si gira mi sorride e decido di avvicinarmi, un viso bellissimo con due occhi grandi e un nasino alla francese, perfetto, zigomi alti e labbra carnose, capelli lunghi fino alle spalle, un rosso accesso, chiaramente una tinta con i ciuffi che le pendevano ai lati del viso, con il ciuffo sinistro più lungo, labbra disegnate, tant�è che pensai subito che fossero rifatte.Mi stavo avvicinando, ballava in modo sensuale e sinuoso, più mi avvicinavo e più il cuore batteva forte, andava a mille, una sensazione di ansia mi prese lo stomaco, mille pensieri, poi di nuovo il suo sorriso. Arrivo dinanzi a lei, alta più o meno come me(180 cm): salivazione azzerata, le sorrido ma non riesco a pronunciare niente, lei si mette a ridere e penso "ecco ho fatto la figura del fesso, tanti saluti", e invece mi stupisce dicendomi: �scommetto che vuoi offrirmi da bere?!� �Sì certo volentieri,� (ci risiamo ancora un�altra figura da fesso), scoppia di nuovo a ridere e mi prende sotto braccio e mi dice: �dai andiamo al bancone ho proprio voglia di bere qualcosa ho ballato come se non ci fosse un domani�. Quel suo modo di fare ...
... mi ha tranquillizzato e messo a mio agio, non avevo mai avuto problemi di approccio ma questa volta ero rimasto veramente impietrito di fronte a cotanta bellezza e sensualità veramente una gnocca da urlo. Le faccio i complimenti e mi presento, la musica era alta e per parlare spesso dovevamo avvicinarci con le bocche alle orecchie, il suo alito caldo sulle orecchie mi mandò completamente sulla luna l�eccitazione era già incontenibile.Dal suo accento mi accorsi che non era italiana, le chiesi di dove era e mi disse che veniva dal Brasile, era in Italia da qualche anno, lavorava in un negozio di borse e valigie in centro, intanto il primo giro di cocktail era andato così ordinammo ancora da bere, poi ci buttammo in pista a ballare. Prese l�iniziativa lei avvicinandosi e strusciandosi, ero colpito tanta audacia, non mi era mai successo che una ragazza fosse così sciolta e disinibita sin da subito, ero un po teso e paralizzato, ma eccitatissimo, continuava a strusciare il culo sul pacco e avevo il cazzo duro come il marmo, si girò di scatto mi guardò negli occhi appoggiò la mano sul pacco e dice: �Wow come siamo eccitati, c�è da divertirsi stasera e mi infila la lingua in bocca, andiamo a prendere da bere?� �Ok�.Mi prende per mano e mi trascina al bancone, ordiniamo due moscow mule, �di solito sei sempre così rigido con le fanciulle�, mi chiese, �in realtà sei te che mi paralizzi un po', di solito sono io che faccio la prima mossa, diciamo che sono molto più sciolto di così, ...