1. Sole di Maggio


    Data: 19/11/2020, Categorie: Sentimentali Autore: CLAUDIO TOSCANI

    ... che avvolge misteriosi lidi, non devono rimanere scoperte più di tanto.» «Cribbio, quali raffinate fantasie erotiche cova questo ragazzaccio, anche con la febbre alta», rispose Silvia, dandogli un buffetto. «Avrò ben diritto di suggerire alla mia ragazza quale sia il modo più seducente per accendere in me lussuriosi aneliti.» «Sentitelo come l’ha detto con libidine poetica.» «Preferiresti che queste sensazioni le confidassi a Linda?» la provocò Mauro affilando le labbra in un intrigante risolino. «Smettila subito, o quelle due infermiere troveranno il tuo cadavere.» Silvia gli posò delicatamente la mano sulla fronte ed esclamò: «Mamma mia come scotti.» Lo coprì fino al collo obbligandolo a mettere sotto le lenzuola anche la mano con la quale lo accarezzava. «Mia madre mi ha portato l’aspirina effervescente. «È nel cassetto del comodino. Sciogli una pastiglia in mezzo bicchiere d’acqua. Per qualche ora mi farà sentire meglio.» Mauro compresse il torace per non tossire. Tu come stai?» «Bene. Ho perfino mangiato carne per rimettermi in forze. Me l’ha consigliato il dottore perché il veleno dei rettili provoca anemia. Ora, però, pensa tu a guarire.» «Ci puoi scommettere. Abbiamo lasciato in sospeso qualcosa.» Lei annuì con un risolino e posò la bocca sulla sua. «Potrei infettarti se la polmonite fosse contagiosa.» «Se non mi ha ammazzato la vipera…» «Calimero, stai buona con la lingua. Il tuo amico ha preso ad agitarsi.» «Non ci credo.» «Non avrei nulla in contrario se volessi ...
    ... accertartene.» Silvia mosse la mano sulla coperta e la fece scivolare fino a posargliela sulla zona pubica. «Cribbio, che maschiaccio.» «La febbre scalda il sangue, lo fa circolare meglio e lì è tutto un groviglio di vene. Fare l’amore con la febbre accresce il piacere fisico.» «Non dirmi che lo hai sperimentato con Rossana.» «Certam…» «Zitto o ti strangolo seduta stante.» «Sei stata tu a domandarmelo.» «Sstt, parliamo piano o desteremo il tuo compagno di camera. Meglio controllare che la pastiglia si sia sciolta. Tua madre te l’ha portato qualche fazzoletto di cotone?» «Sono nel comodino, in una busta di plastica. A che ti servono?» «Ne bagno uno e te lo appoggio sulla fronte.» Gli sollevò il capo per farlo bere a piccoli sorsi. Inumidì un fazzoletto e glielo distese sulla fronte.» Mauro avvertì un brivido di freddo, poi di sollievo. «Silvia, ti sei accorta che non ci siamo ancora dichiarati? Vogliamo rimediare?» «No, Mauro. Dimostrarcelo in ogni momento senza mai dircelo. Potrebbe portarci sfiga.» «Hai una cultura agnostica ma sei superstiziosa. Non ti sembra che le due cose stridano?» «Meglio aver paura che buscarne, diceva sempre mio nonno.» Mauro si sforzò di non ridere per evitare di tossire. «Silvia, sono convinto che non mancherò di divertirmi sotto la tua ombra. Sei di una simpatia unica.» «Rossana lo era meno?» «Quanto avrei voluto si comportasse in modo da apparirmi sempre allegra.» «Ti sei sforzato di non sospirare. Provi rimorso per averla lasciata?» «Soltanto ...
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